- In che modo i generali dell'areonautica sarebbero stati massacrati e intimiditi visto che non hanno perso il posto, sono in pensione e, come afferma lui stesso, gli italiani non sanno nulla della vicenda.
- Come può l'aereo essere esploso per una bomba, visto che decollò con un ora e mezzo di ritardo (su un viaggio di 50 minuti).
- Perchè, visto che non avevano nulla da nascondere, l'areonautica non fornì alla magistratura i tracciati radar dei centri?
Di certo la satira in quella famiglia è di casa
Guarda, posso risponderti io come farebbe lui: è stato un uomo del KGB.
RispondiEliminaInfatti devo aver letto qualcosa del genere a proposto della pista libica, per la bomba.
RispondiEliminaHo sostenuto nei miei libri che il depistaggio del Mig libico non ha nulla a che fare col tentativo degli americani di uccidere Gheddafi.
RispondiEliminaLa tesi è purtroppo avallata dalla sinistra che ignora, a meno che non finga, che essa è nata in tempo sospetto.
Ecco cosa ho scritto in merito nel libro AI MARGINI DI USTICA 2” nel capitolo “Al cospetto della Corte”
" ... Volevo far sapere ai giudici che quel che Zitelli aveva sentito, senza manco dovere origliare, come chiacchiericcio degli agenti segreti nel corso dei lavori di recupero del Mig, stava a significare che l’ipotesi controversa della predetta pista era stata fatta circolare ad arte, giusto nel periodo della sospettata presenza di Tascio a Castelsilano, e questo era un fatto. Erano stati proprio gli addetti ai lavori, i depistatori dunque, che avevano messo in giro quello scenario con l’intenzione di nascondere la sacrosanta verità. Altro che Gheddafi! E tutti coloro che hanno avallato e diffuso la falsa versione, senza trovare nel tempo il coraggio di riconoscerne l’errore, tutti dovevano poter comprendere di essere stati depistati, sempre che nel loro operato sia possibile ravvisare la buona fede. ... "
Saluti. Enrico Brogneri