26 marzo 2007

Quelli che: noi non trattiamo!

Non si tratta coi terroristi. Mai! Questo a parole, ma nei fatti?

Teheran: crisi degli ostaggi:
Il 4 novembre quando i Pasdaran, capeggiati dal 23enne studente rivoluzionario Mahamoud Ahmadinejad, sequestrano 55 persone tra il personale diplomatico dell'ambasciata americana a Teheran .


I sequestratori tengono gli ostaggi per ben 444 giorni.
Questa è la storia ufficiale che tutti sanno. Mancano alcune cosette che però i giornali dell’establishment come il Washington Times, si sono dimenticati casualmente di ricordare:

- Scandalo Irangate: all’epoca gli Usa vendevano armi agli iraniani (c’era la guerra con l’Iraq) e con i soldi ricavati finanziavano i Contras (truppe militari controrivoluzionarie) in Nicaragua. La guerra nel paese sudamericano provocò oltre 30.000 morti!
- In quel periodo l’amministrazione americana supportava militarmente l’amico Saddam Hussein. In pratica con la mano destra armavano l’Iran e con la sinistra l’Iraq. La guerra durata 8 anni provocò oltre un milione e mezzo di morti. In pratica gli Stati Uniti hanno lasciato che i due paesi (stranamente dell’OPEC) si distruggessero a vicenda. Ed è ciò che è avvenuto
- Per liberare gli ostaggi nell’ambasciata USA, il già direttore della CIA sotto la presidenza Carter, George Herbert Walker Bush (massone del 33° grado del Rito Scozzese Antico e Accettato), fece ritardare la consegna degli ostaggi fino all’insediamento del suo protetto e burattino Reagan perché sapeva che Carter avrebbe perduto le elezioni del 1980. Bush senior divenne infatti vicepresidente sotto Ronald Reagan quando Carter perdette proprio per non aver risolto la crisi degli ostaggi.
Il 16 gennaio del 1981 la Federal Reserve e la Banca d’Inghilterra (le Banche Centrali dei due paesi) trasferirono 7 milioni di dollari (5 milioni dalla Chase Manhattan Bank e 2 dalla Citibank, entrambe della famiglia Rockefeller) in un conto presso una banca iraniana a Teheran. Dopo qualche giorno, il 21 gennaio del 1981, durante il discorso di insediamento Reagan annuncia la liberazione degli ostaggi! Oltre ai 7 milioni di dollari furono inviate anche armi agli insorti iraniani…


Elezioni in Iraq 2005:
L'amministrazione americana trattò in Iraq con i ribelli. A rivelarlo è l'ambasciatore degli Stati Uniti in Iraq, Zalmay Khalilzad che ha «confessato» al New York Times di aver incontrato rappresentanti di gruppi insorti sunniti iracheni in vista della formazione del governo dopo le elezioni parlamentari irachene del dicembre 2005.


Il rapimento Jill Carroll:
La giornalista di Christian Science Monitor viene rapita il 7/1/2006. Dopo la liberazione è tornata in Trexas, non ha più rilasciato dichiarazioni. al-Arabiya, fece l'ipotesi secondo cui la 28enne americana sarebbe stata liberata dopo la scarcerazione di cinque irachene in mano alle forze statunitensi.


E il governo italiano? Come si comportato coi terroristi? Linea dura con Aldo Moro. Ma poi?

Il dirottamento della nave
Achille Lauro
Il governo italiano di Bettino Craxi si oppose all'intervento americano che chiedeva i membri del commando palestinese che aveva assalito la nave Achille Lauro. I VAM ( Vigilanza areonautica militare) furono schierati a difesa dell'areo contro la Delta Force statunitense. Si trattò della più grave crisi diplomatica del dopo guerra tra l'Italia e gli Stati Uniti, che si risolse con la rinuncia degli USA ad un attacco all'aereo sul suolo italiano. Il ministro della difesa Giovanni Spadolini ed altri due ministri repubblicani presentarono le dimissioni in segno di protesta contro Craxi, provocando la caduta del governo.
L'italianissimo governo di Craxi permise che un aereo di nazionalità jugoslava prendesse in consegna Abu Abbas, per trasferirlo dall'allora amico Saddam Hussein.

E che dire della linea di comportamento del governo italiano nei sequestri D'Urso e del consigliere regionale
Ciro Cirillo (dove si arrivò a far leva sui servizi segreti deviati e sulla camorra di Raffaele Cutolo con cui Cirillo era, forse, intrigato).

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