Su Sky nei giorni scorsi è andata in onda la serie della ABC sul percorso che ha portato all'attentato dell'11 settembre contro le Torri Gemelle, "The path to 9/11" (in italiano "11 settembre - una tragedia annunciata").
Dal primo attentato del 1993 contro il World Trade Center, fino agli attentati alle ambasciate USA in Tanzania, gli agenti del gruppo antiterrorismo dell'FBI, di John O'Neill (Harvey Kaitel) si rendono conto di aver di fronte un gruppo terroristico ben determinato, ben finanziato e che si estende in molti paesi islamici.
Il film si basa sui documenti della commissione di inchiesta del Congresso sull'11 settembre: il titolo italiano è "Una tragedia annunciata" e infatti, uno degli argomenti sui quali si è più dibattuto riguarda la quantità di indizi, di prove, di eventi che indicavano una pregressiva escalation della potenza dei gruppi terroristici islamici.
Dietro cui stava Osama Bin Laden, lo sceicco, colui che finanziò i campi di terroristi in Afghanistan, negli anni della guerra civile tra i talebani e l'Alleanza del nord guidata da Ahmed Massoud.
Il governo degli Stati Uniti, il consiglio per la sicurezza (all'epoca guidato dal consigliere di Stato M. Albright) si rifiutò sempre di prendere in considerazione l'idea di intraprendere un'azione violenta nei confronti dello sceicco.
E dall'altra parte, uno dei più fedeli alleati degli americani, Massoud, fu lasciato solo a combattere la sua guerra. Afgani contro afgani e contro quelli che lui comunque considerava invasori, gli arabi.Non è un caso che Massoud morì in un attentato il 9 settembre e due giorni dopo due aerei si schiantarono sulle Twin Towers: "se mi ammazzano, quello sarà il segnale".
"Nessuno prende sul serio il terrorismo. E' il politicamente corretto a comandare" si dicono sconsolati Richard Clarke (coordinatore dle pool antiterrorismo), e John O'Neill: il primo fu ridimensionato da Consoleeza Rice, nel 2001, il secondo si dimise nell'agosto 2001. Finì come responsabile della sicurezza delle Torri Gemelle.
E' una sensazione fastidiosa quella che si prova a rileggere le segnalazioni dei centri periferici dell'FBI circa presunti terroristi che si addestravano in scuole di volo. Che si addestravano a virate, ma non su atterraggi. Come Zacarias Moussaoui, a Minneapolis.
L' 11 settembre non ha cambiato il mondo: ha cambiato il modo con cui noi occidentali "vediamo" il mondo. Il mondo islamico era già in corso di cambiamento negli anni 80-90, dalla guerra in Afghanistan, la guerra civile in Algeria, in Bosnia, in Cecenia.
P.S.: ieri sera mentre mi vedevo la seconda parte di "11 settembre .." registrata da Sky (sulla Rai non vedremo mai fiction del genere), contemporaneamente veniva mandato in onda il film Armageddon: da una parte gli americani che, come il Titanic, andavano a sbattere contro un iceberg. Dall'altra gli americano che salvavano il mondo.
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