30 settembre 2007

Arrivano i mostri: sir Bis Giuliano Amato

Giuliano Amato, il dottor Sottile, come sir Bis, il consigliere strisciante della saga di Robin Hood. Il politico che è riuscito ad attraversare tante stagioni politiche, cambiando sempre pelle, come i serpenti appunto. Da consigliere dei principi è diventato lui ora principe.
Marco Travaglio ad Annozero ne ha ricostruito la carriera:

Negli anni 70 definiva Craxi un cravattaro.
Negli anni 80 diventa craxiano imbarcandosi anche lui nel circo di nani e ballerine.
A quell'epoca, in quel partito socialista non conveniva parlare di legalità. Si è mai chiesto chi gli pagava le campagne elettorali?
Nel 1983 i pretori bloccano le televisioni di Silvio Berlusconi che trasmettono illegalmente: il decreto Craxi che le sblocca è firmato da Amato in persona che era sottosegretario alla presidenza del Consiglio.
Regala alla Fiat degli Agnelli l'Alfa Romeo e altri 3000 miliardi per gli stabilimenti di Melfi.
In quegli anni si gonfia il debito pubblico, che ancora oggi dobbiamo pagare ad ogni finanziaria.
Nel 1992 diventa pres. del Consiglio.
Verrà ricordato per la stangata da 92000 miliardi in Finanziaria (cifra mai più raggiunta). Prima hanno scavato il baratro e poi lo riempiono ...
Partecipa alla famosa riunione di Craxi del 1992 dove vengono tirati fuori i dossier dei servizi su Di Pietro. Il famoso poker d'assi: ma lui si è difeso dicendo che era in bagno.
Nel 1993 i suoi ministri cadono dopo gli arresti dei magistrati; cerca di depenalizzare il reato di falso in bilancio, ma il presidente Scalfaro non firma la legge.
Nel 1993 dice che vuole lasciare la politica, ma nel 1994, Bersluconi (nel suo primo governo) lo nomina presidente dell'Antitrust.
Non vede il monopolio Fininvest su televisioni e raccolta pubblicitaria, ma in compenso scopre lo scandalo dei fiammiferi: sulle scatole è stampata la pubblicità!
Nel 1997 un altro principe, D'Alema (che nel 1992 lo aveva mandato “a fare in culo”) lo chiama nella cosa 2.
Craxi è furibondo: iniziano ad arrivare i famosi fax da Hammamet, che minacciano rivelazioni sul suo conto quando era nel PSI. Si dice “è un professionista a strisciare sotto i piedi per salvare la pelle... dei finanziamenti illeciti ne era consapevole”.

Nel 1998 diventa ministro delle riforme.

Nel 2000 arriva alla presidenza del Consiglio. Craxi è morto da 3 mesi, non ci sono pericoli di altri fax.

Nel 2006 diventa ministro degli interni. Viene varato l'indulto: AN chiede di riferire in senato, ma lui non lo fa. “Ho votato l'indulto con grande pena” dice.

Ora è diventato lui lo sceriffo: scopre il pericolo dei lavavetri, degli ambulanti, dei riaffittare e dei clienti delle prostitute (cosa ne pensano Sircana e Mele?).
Va alla cerimonia in memoria di falcone e tiene in discorso sulla legalità. Uno studente si alza e chiede “ma quale legalità? Con 25 condannati in parlamento”.
“Stai zitto tu! Piccolo capetto populista. In parlamento sono tutti condannati per reati minori”.
In effetti non c'è nessun lavavetri in parlamento.
Sta pensando di introdurre il reato di porto ingiustificato di bomboletta spray.
Ma il falso in bilancio è ancora lì. Come il conflitto di interessi sulle televisioni.
Parla di svolta fascista in Italia: allora diventiamo tutti un po' fascisti, così li freghiamo.
Diceva Trilussa: “la serva è ladra, la padrona è cleptomane”.

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