Se la Casta non vuole più sentire i vaffa... dalla piazza, almeno certe cose bisognerebbe evitarle.
Come il caso di Angelo Brancaccio (ne parla Travaglio nella sua rubrica Uliwood party), consigliere regionale campano, appena tornato in libertà, è stato sospeso dai Ds, per finire dritto dritto nelle fila dell'Udeur. Brancaccio è finito in carcere ad aprile con l'accusa di estorsione, peculato e corruzione per una serie di presunti illeciti commessi come sindaco di Orta di Atella. E' tornato in libertà a luglio, interdetto dai pubblici uffici: “uno così non ce lo possiamo fare sfuggire!”, devono aver pensato. Ora siede nel consiglio regionale campano nelle file dell'Udeur, presieduto da Sandra Mastella. Moglie di Clemente.
Un ruolo nel passaggio l'ha avuto Nicola Ferraro, cui è stata negato il certificato antimafia per le parentele con i camorristi.
Nel consiglio campano troverà anche Vittorio Insigne, imputato per concorso esterno in associazione mafiosa e socio dei boss dei casalesi.
Per non parlare di Gianpaolo Nuvoli, ex forzista che voleva impiccare Borrelli, all'epoca di Mani Pulite. Ora dirigente al ministero di Grazia e Giustizia con l'Udeur.
E per fortuna che parliamo del ministro della giustizia. E per fortuna che Mastella vorrebbe fondare un partito dei moderati: e se voleva fondare un partito estremista, chi chiamava? Riina?
Va dato atto di una cosa: non è che i ministri attuali, e Mastella in particolare, siano improvvisamente impazziti. Si comportano esattamente alla stessa maniera dei loro predecessori: un aiutino al parente, all'amico, l'auto di servizio per il viaggio di comodo ...
Dovrebbero stare più accorti, oggi che, rispetto a cinque anni fa, i giornali e (parte degli) elettori gli stanno addosso. Potrebbero essere più cauti, stare più attenti.
Altrimenti un vaffa... è il minimo.
Non c'è nessuna speranza di cambiamento, dalla politica stessa? Forse, specie se si leggono certe dichiarazioni.
A Piacenza, Enrico Letta, candidato alle primarie del PD dice “vorrei imbarcare nel PD anche zio Gianni, Tabacci, Casini e Tremonti”. Si è dimenticato nessuno?
E Bersani, lì presente (che con Tremonti a Ballarò litigava come Peppone e Don Camillo) “con Enrico siamo sullo stesso binario”.
Sì, del treno sbagliato però.
Un consiglio: quella del PD è l'ultima occasione per la sinistra per costituire un partito solido di governo. Se falliscono questa volta, si spacca la sinistra, già ora divisa. E una sinistra divisa, spaccata in tanti partitini serve solo a fare la solita perenne opposizione inutile.
Si prepara un autunno caldo: welfare, ICI, la nuova finanziaria .. come negli anni 70, dove come oggi, è forte la voglia di voler partecipare alla cosa politica.
Dopo la manifestazione del V-Day, la Bindi “dico ai giovani che sono andati al V-Day, che ci aiutino alla formazione del Partito Democratico”. Ecco, aiutateci a farvi aiutare.
Nessuno io mi chiamo; nessuno è il nome che mi danno il padre e la madre e inoltre tutti gli amici
I giornali non gli stanno addosso per nulla, secondo me. Il V-Day è stato allegramente snobbato da TV e giornali. E' tutto partito dalla Rete (metà degli italiani non usa la Rete). Quanto alla spaccatura della sinistra, al PD e all'autunno caldo...io temo, guarda mi vorrei sbagliare tanto, ma temo che questo Governo se continua così non farà molta strada. Già nei sondaggi FI guadagna 3 punti e la sinistra in toto perde punti. Vedano un po' quello che possono fare i vari D'Alema, Mastella, Rutelli, Bersani and company. Se vogliono continuare sul piano della denigrazione, e del minimizzare...
RispondiEliminaFino a quando potranno alzare il polverone su lavavetri e prostitute, per distrarre l'attenzione?
RispondiEliminaSi stanno dando la zappa sui piedi: come Fassino che diceva che non è mandando a quel paese i partiti che si salva l'Italia.
Quando i partiti salveranno l'Italia?