29 ottobre 2007

Ciechi sordi e muti

Parla il vicepresidente del CSM, Nicola Mancino, a riguardo dell'intervista di De Magistris ad Annozero."Stupefatto da chi viola il riserbo. Che amarezza la giustizia in tivù"
"Personalmente posso solo richiamare l'articolo 6 del codice deontologico dei magistrati, che recita: "Nei contatti con la stampa e con gli altri mezzi di comunicazione il magistrato non sollecita la pubblicità di notizie attinenti alla propria attività di ufficio". Altro non desidero dire. E nel particolare non desidero entrare".
Parola di Mancino.
Ex ministro degli interni nell'estate delle bombe contro i giudici che indagavano sulla mafia, Falcone e Borsellino.
Anche li, lo stato, in alcune sue parti, aveva scelto di non stare dalla parte dei magistrati che indagavano in prima linea, in inchieste scomode.
Dopo le bombe certo, e dopo il linciaggio rischiato ai funerali della scorta, arrivò la risposta dello stato: il 41 bis, il trasferimento dei mafiosi a Pianosa....
Dopo.

Questa intervista fa il palio a quella rilasciata da Violante, che condannava i giudici che andavano in TV. «Un magistrato non deve utilizzare i mezzi d'informazione per cercare consenso o farsi pubblicità», la magistratura che cerca consenso tramite i mass media è pericolosa.

Il problema non sono i lavori fatti in Calabria per mettere in sicurezza il territorio, lavori fatti con le società di Saladino con fondi pubblici, che non hanno messo in sicurezza per niente il territorio, causando anche una strage (tre persone morte) dopo la frana a Vibo Valentia. Della vicenda se ne èp parlato, guarda caso, proprio ad Annozero.


Il problema sono i magistrati come De Magistris.
Perchè i magistrati devono rispettare i codici, le regole e soprattutto non rompere i coglioni.
Ciechi, muti e sordi.

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