12 novembre 2007

Quando penso a Gentiloni



Nei corso degli spettacoli del 1995 (Tuttobenigni), Roberto Benigni cantava "Quando penso a Berlusconi mi si sgonfiano i c....".
Vorrei riprendere questo titolo per parlare del nostro ministro per le telecomuncazioni: il ministro Gentiloni che, intervistato da Sandro Ruotolo sulla questione del conflitto di interessi, non aveva nemmeno il coraggio di guardare in faccia il giornalista.

Ogni volta che da casa mi devo collegare ad internet, col mio vecchio modem a 56kb, penso a lei, signor ministro.
E non sono pensieri d'amore.
Penso alla banda larga che non ho, e che nella mia zona non arriverà mai. Siete troppo lontani dalla centrale, dicono. Sposto la mia casa?

Penso al Wi Fi che non avrò mai: perchè difficilmente Telecom, che ha investito sul cavo, farà altri investimenti sul wireless.
E la concorrenza? A data da destinarsi.

Ma non è solo colpa mia, si difenderà il ministro. Non è nemmeno colpa di Telecom, che è un'azienda privata e deve fare profitti.
Non è colpa di nessuno. Al solito.

Rimane solo la strada popolare delle
petizioni sul Wi max del blog di Grillo, sperando che la sopra, qualcuno ci senta.
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