Bruno Contrada dice, per difendersi "ero amico di Borsellino".
Tra breve aggiungerà che era anche amico di Giovanni Falcone (come l'ammazzasentenze Corrado Carnevale); poi di Boris Giuliano, Calogero Zucchetto, Ninni Cassarà, Beppe Montana ....
Brutto vedere tirar in ballo i morti. Che non possono più testimoniare.
Ma quale è la verità sui rapporti tra il funzionario del Sisde, condannato per concorso in mafia e Paolo Borsellino?
Da "L'agenda rossa di Paolo Borsellino" (di Sandra Rizza e Giuseppe Lo Bianco), in data 17 luglio 1992 (pag 188):
Borsellino arriva in famiglia nel tardo pomeriggio, teso, nervoso. A casa trova però spazio per un momento di ottimismo. Dice a Manfredi "Sento che il cerchio attorno a Riina sta per chiudersi, stavolta lo prendiamo".
Non fa il nome di Mutolo, non può farlo, ma confida a suo figlio che c'è un nuovo pentito, uno che sa tante cose, che ha fatto rivelazioni su uomini d'onore vicini a Riina.
Ma c'è di più, anche se qul di più Manfredi lo verrà a sapere solo dopo: il giorno precedente, Mutolo ha promesso di verbalizzare le accuse su Contrada e Signorino. Ecco perchè Borsellino è così nervoso.
[...]
La moglie di Borsellino afferma che Paolo quella sera non fa altri nomi. E lei non insiste con le domande, cogliendo il suo profondo turbamento.
"Non gli ho fatto altre domande, sapevo che avrebbe significato ferirlo ancora di più. Capivo che dentro di lui covava un dolore immenso".
Che cosa gli ha detto di così sconvolgente Mutolo a Borsellino? Ha parlato solo di Contrada e Signorino? Ha parlato d'altro?
Dal sito societàcivile.it , riportato dal blog di Benny Calasanzio :
L’immagine più significativa che descrive chi era Contrada, traditore dello Stato, è quella dell’interrogatorio dopo il delitto Mattarella.
Caponnetto e Falcone hanno appena finito di ascoltare il già colluso. Contrada si alza, stringe la mano ad entrambi ed esce. Falcone guarda Caponnetto e si pulisce la mano sui pantaloni. Boris Giuliano, Beppe Montana, Ninni Cassarà, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino dubitavano di lui.
Sono stati tutti uccisi. Bruno Contrada è stato ritenuto colpevole dei reati di associazione per delinquere pluriaggravata fino al 29 settembre 1982 e di associazione mafiosa da quella data in poi.
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