Analizziamo alcune frasi del ministro (ex?) della giustizia, dopo la notizia degli arresti domiciliari della moglie.
Premesso che in qualsiasi altro paese probabilmente staremmo a parlare d'altro, visto che il politici si sarebbe già dimesso.
"hanno preso mia moglie in ostaggio".
Rassicuriamo i lettori: Sandra Leonardo in Mastella è stata solo raggiunta da provvedimento di arresti domiciliari. E' a casa e sta bene.
«Mi dimetto per senso dello Stato, sono un ministro della Giustizia che non riesce a difendere la moglie da un provvedimento ingiusto»
Il ministro della giustizia è al di sopra delle parti: deve difendere la moglie come qualsiasi altro cittadino. Questa è la democrazia. Che sia giusto o meno, lo stabiliscono i giudici.
Questo dice la legge della Repubblica Italiana.
Il leader dell'Udeur, sottolineando di aver incontrato una «stragrande maggioranza di magistrati seri e imparziali» si è però chiesto «come ci si può difendere da questi il cui potere di interdizione, di delegittimazione senza confini?».
Questa è la solita balla: un politico come Mastella si delegittima da solo.
In base a quello che fa (i provvedimenti come la legge sulle intercettazioni o la controriforma della giustizia copiata da qulla Castelli); in base alle conoscenze (do you remember Francesco Campanella); in base alle intercettazioni (come quella con Saladino).
Mastella come Dini, un altro che dettava legge e voleva far cadere il governo con quei pochi eletti che si ritrova, e poi ha la moglie indagata per bancarotta.Complimenti.
Altro che "cattolici nel mirino" (riferendosi alle critiche al papa ieri in Sapienza): sta scritto settimo non rubare.
E un cattolico i comandamenti li dovrebbe conoscere.
«Il Parlamento, maggioranza e opposizione, ha chiesto al ministro Mastella di restare»: di questo non ne avevo dubbi.
In un parlamento di inquisiti, corrotti, condannati, un politico come Mastella non se ne può andare.
E' questo il vero qualunquismo: è questa la vera antipolitica.
quoto
RispondiEliminaIn Inghilterra, la moglie dell'avvocato Mills, ministro pure lei del governo Blair, si è dimessa subito, dopo che è partita l'inchiesta sul marito.
RispondiEliminaAldo