21 gennaio 2008

La difficile strada

Chi volete libero: Barabba o Gesù?

Il governo dovrà scegliere del suo destino, in questa difficile settimana.
Deve scegliere se votare la relazione di Mastella alla camera (attacco ai giudici incluso) e scavarsi la fossa oppure se prendere le distanze dall'ex ministro (e perdere il sostegno dell'Udeur).
Una terza via democristiana non la vedo. Spero che la trovi Romano Prodi.

Ma in settimana c'è anche il voto sulla «bozza Bianco» in commissione al Senato mercoledì e, nel pomeriggio, la mozione di sfiducia a Pecoraro Scanio.
Non essendo un ex Ds, o tra i membri del PD, non ha ottenuto la solidarietà del governo, nè ottera il trattamento di favore con le solite assenze in aula, che hanno salvato Bassolino.
La colpa, per l'emergenza rifiuti, è di Pecoraro Scanio per i troppi no che ha detto. Noi abbiamo un gran bisogno di energia, tuonava Casini dall'alto della sua esperienza di governo.

Energia con centrali costruite grazie a fondi pubblici, con appalti ad aziende amiche.
Come la Impregilo dei Romiti (il cui titolo sta andando bene in borsa), la stessa che doveva costruire gli inceneritori in Campania.
Chi volete libero: Barabba o Gesù?

Che strada sceglierà il governo?
L'inizio della svolta, dopo aver pensato a risanare i conti, oppure continuare su questa strada minata?E se il governo cade si andrà veramente a votare con questa legge? Veramente il Partito Democratico andrà alle elezioni da solo?

Ieri sera blob tornava indietro di 15 anni, nel 1992, ai primi arresti di Tangentopoli.
"C'era una volta": l'arresto del consigliere regionale del PSI Michele Colucci, il suicidio di Sergio Moroni dopo aver ricevuto l'avviso di garanzia, la gara a chi prendeva più avvisi tra Craxi, Citaristi e De Michelis, il cappio al senato, sventolato dal leghista Luca Leoni Orsenigo ...

C'era una volta .. ma la classe politica ha dimostrato di non sapersi dare una morale, una etica contro sprechi, corruzione, clientelismi. Che speranze abbiamo?

Riporto il finale dell'articolo di Furio Colombo "L'odore del diavolo":

Solitudine. In quella solitudine non c’è la politica. La politica non dice, non vede, non guida, non sente, non dà un senso al caotico precipitare di eventi.
Forse, da noi in Italia, siamo talmente schiacciati tra il Papa e Mastella che il lavoro diventa solo una questione di contratti che non si rinnovano e le morti sul lavoro sono il destino.

Come la spazzatura, riguardano solo coloro che sono coinvolti nella sequenza sgradevole. Resta il vuoto. Resta la solitudine. Restano le notizie inventate o insensate che ci riversano addosso ogni giorno per tenerci occupati.

Non è una buona vita. E non è una buona politica. Mi servono, per spiegare quello che ho cercato di dire, due frasi che l’ex senatore Goffredo Bettini ha detto alla Repubblica il 19 gennaio:
«Siamo di fronte a un Paese diviso, incarognito, avvelenato. Allora o il Pd ribalta questa situazione o non ha senso che esista. O ridà speranza all’Italia o fallirà nella sua missione».

Qui l'appello per la ricerca della verità sull'emergenza rifiuti.

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