16 marzo 2008

Spolitica della libertà

Allora facciamo un riassunto della politica del cavaliere, andando ad interpretare le sue esternazioni. Sapendo che tutto ciò che dice, appena si sollevano le polemiche, viene prontamente smentito.

Politica estera: ritiro dal Libano (per dar via libera ad Israele nei territori?) e rafforzamento in Afghanistan e Iraq, per dare una mano all'amico George in difficoltà.
Altro che aiutare i monaci contro la repressione della Cina (come sta avvenendo in Tibet).

Politica sul lavoro: il precariato non è un problema, ma un opportunità. Non ce la fai a tirare fine mese: allora trovati un buon partito. Questo spiega il perchè delle politiche a favore dell'evasione e dei condoni.
I poveri Fiorani, Tanzi, Geronzi, Cragnotti, Gnutti ... dovevano mantenere ciascuno almeno cinque belle precarie.

Politica energetica: nucleare tutto e subito. Magari in Campania, tanto sono già inguaiati con le discariche tossiche.

Sicurezza: caccia all'immigrato. D'altronde bisognerà in qualche modo impegnare i ragazzotti della Fiamma Tricolore, le ronde padane e della Mussolini.

Giustizia: è già stato fatto tanto, dal governo Berlusconi del 2001-2006 e confermato dal precedente governo Prodi (leggetevi Mani sporche, i capitoli giustizia). Ma serve dare ancora qualche aggiustatina (ci sono un paio di processi a Milano, quello a Palermo contro Dell'Utri).
Casomai qualche magistrato zelante decidesse di applicare la legge.

Informazione e Rai: d'ora in avanti in Rai entreranno solo persone con i numeri giusti. Il numero del cellulare del cavaliere (cui chiedere consiglio, prima di una messa in onda); e una bella quarta di reggiseno.

Pensioni e Welfare: smantellamento dei sindacati, degli accordi collettivi di lavoro, del Welfare, dell'articolo 18 della riforma delle pensioni, si torna alla Maroni. Non vi va bene così? Andate a lavorare a Cuba, la risposta.

In ogni caso sono pronte tante Bolzaneto per sedare le tante teste calde che volessero scendere in piazza a manifestare.

Criticare le gaffe del cavaliere, fa il suo gioco, direte voi (e scrive Polito sul Riformista ).
No: queste non sono gaffe. Il cavaliere pensa veramente di risolvere il problema delle precarie trasformandole in veline, schedine, letterine...

Lui, che ha mandato i soldati in Iraq dietro ad una grande bugia delle armi di distruzione di massa, contro il volere di tanti italiani ed europei.

Berlusconi dice che l'unica ricetta per salvare l'Italia dalla crisi del governo Prodi (dopo nemmeno due anni, perchè lui aveva lasciato un'Italia allegra e felice) sono tanti sacrifici.
Meno tasse, promette: ma dove prenderà i soldi? Dal taglio alla politica? O dal taglio alle gradi opere (= cattedrali nel deserto, come il Ponte sullo stretto)?
O magari dalla cartolarizzazione finale dei beni dell'Italia, dalla privatizzazione dei servizi (scuola, sanità, acqua)?

Di certo non dalla lotta all'evasione che, anzi, ha spaventato i poveri industriali.

Alzati Italia: ma gli italiani che lavorano in fabbrica, in ufficio, nei negozi, già si alzano presto. Non si possono chiedere a chi ha già fatto grandi sacrifici (con gli stipendi più bassi d'Europa) di farne altri.
Nel suo governo passato (grazie anche alla complicità di parte della sinistra) ci sono stati gli scandali Parmalat (in crisi da anni, comunque), Cirio, Telecom (con la prima scalata bendetta da D'alema), le scalate bancarie dei furbetti alle banche (alla Bnl e alla Antonveneta) e a RCS.

I fondi della comunità europea distratti in tangenti (inchieste Poseidone e Why Not); grandi opere inaugurate senza mai completarle (come la Salerno Reggio Calabria o la Palermo Messina).
Per questi scandali le famiglie italiane hanno già dato e non vedranno nemmeno una lira proprio grazie alle riforme della giustizia fatte dal governo della Cdl.

Come diceva il Financial Times, quest'uomo non è in grado di governare.

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