Pensavo alle parole del presidente della Camera, nei confronti dell'onorevole Di Pietro.
Del clima (di fastidio, da parte della maggioranza) nel quale l'ex pm ricordava i trascorsi giudiziari del premier.
Perchè nell'aula tutti hanno diritto di parola, ma ".. dipende anche da ciò che si dice".
Ecco il testo dell'ultimo discorso alla camera di Giacomo Matteotti, che denunciava il clima avvelenato di violenza e intimidazioni fasciste, nel quale si ernao svolte le elezioni farsa del 1924.
Matteotti "Non credevamo che le elezioni dovessero svolgersi proprio come un saggio di resistenza inerme alle violenze fisiche dell'avversario, che è al Governo e dispone di tutte le forze armate!
(Rumori)
Che non fosse paura, poi, lo dimostra il fatto che, per un contraddittorio, noi chiedemmo che ad esso solo gli avversari fossero presenti, e nessuno dei nostri; perché, altrimenti, voi sapete come è vostro costume dire che "qualcuno di noi ha provocato" e come "in seguito a provocazioni" i fascisti "dovettero" legittimamente ritorcere l'offesa, picchiando su tutta la linea!
(Interruzioni)". Voci da destra "L'avete studiato bene!".
Pedrazzi "Come siete pratici di queste cose, voi!".
Presidente "Onorevole Pedrazzi!".
Matteotti "Comunque, ripeto, i candidati erano nella impossibilità di circolare nelle loro circoscrizioni!".
Voci a destra "Avevano paura!".
Turati Filippo "Paura! Sì, paura! Come nella Sila, quando c'erano i briganti, avevano paura (Vivi rumori a destra, approvazioni a sinistra)".
Una voce "Lei ha tenuto il contraddittorio con me ed è stato rispettato".
Turati Filippo "Ho avuto la vostra protezione a mia vergogna! (Applausi a sinistra, rumori a destra)". Presidente "Concluda, onorevole Matteotti. Non provochi incidenti!".
Matteotti "Io protesto! Se ella crede che non gli altri mi impediscano di parlare, ma che sia io a provocare incidenti, mi seggo e non parlo! (Approvazioni a sinistra - Rumori prolungati)".
Presidente "Ha finito? Allora ha facoltà di parlare l'onorevole Rossi...".
Matteotti "Ma che maniera è questa! Lei deve tutelare il mio diritto di parlare! lo non ho offeso nessuno! Riferisco soltanto dei fatti. Ho diritto di essere rispettato! (Rumori prolungati, Conversazioni)".
Casertano presidente della Giunta delle elezioni "Chiedo di parlare".
Presidente "Ha facoltà di parlare l'onorevole presidente della Giunta delle elezioni. C'è una proposta di rinvio degli atti alla Giunta".
Matteotti "Onorevole Presidente!...".
Presidente "Onorevole Matteotti, se ella vuoi parlare, ha facoltà di continuare, ma prudentemente".
Matteotti "Io chiedo di parlare non prudentemente, né imprudentemente, ma parlamentarmente!".
Questo spiega tutto il clima di dialogo, auspicato da tanti: che l'opposizione faccia l'opposizione, ma mi raccomando, prudentemente.
Ecco, appunto per prudenza, che certi giornalisti dovranno essere allontanati nella prossima stagione.
Che certe tramissioni di approfondimento dovranno essere spostate a tarda notte.
Prudenza!!
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Mi raccomando, siate umani