27 gennaio 2009

La memoria

Perchè è così importante mantenere viva la memoria di ciò che è stato?

Del genocidio degli ebrei?
Perchè persa la conoscenza del nostro passato, perdiamo la consapevolezza (e l'identità) di ciò che siamo oggi e non sappiamo cosa ci riserverà il domani.

E nel nostro oggi, la memoria è quantomai a rischio: tra vescovi negazionisti accolti nella chiesa; una proposta di legge che equipara repubblichini e partigiani; una parte politica che aizza all'odio razziale contro una etnia; classi ponte, schedature ... ex carnefici delle SS presidente di concorsi di bellezza; ex fascisti che manifestano a favore della guerra a Gaza.

Una guerra di cui, scrive Grossmann "ciò che è avvenuto nelle ultime settimane nella striscia di Gaza ci pone davanti a uno specchio nel quale si riflette un volto per il quale, se lo guardassimo dall'esterno o se fosse quello di un altro popolo, proveremmo orrore".

Ecco allora il valore della memoria: non permettere ad un certo passato di tornare a bussare alla porta.Le persecuzioni, i manifesti in difesa della razza, le leggi razziali.

I volenterosi carnefici del fuhrer che resero possibile campi di sterminio, camere a gas, i treni per i campi, le schedature ...
Ricordare che tutto questo è stato.

E non pensate che non ci riguardi.
Tutti noi siamo stati strappati dalle nostre case.
Tutti noi siamo stati derisi, spogliati, tolti di ogni dignità.
Tutti noi siamo stati caricati in carri piombati.
Tutti noi siamo entrati nelle camere a gas.
Tutti noi siamo usciti dal camino.

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