02 febbraio 2009

Presa diretta - i migranti

La televisione ha celebrato il suo processo contro gli immigrati (specie se di nazionalità romena) colpevoli di reati raccontatti dalgi articoli di cronaca (lo stupro a Guidonia, quello nel cosentino): perchè viene loro concesso il beneficio dei dmociliari? Perchè non contano la pena da un'altra parte?E le altre solite domande: ma perchè non se ne stanno a casa loro?

Ecco, parte delle risposte le ha date il racconto fatto dai giornalisti di "Presa diretta" (Riccardo Iacona questa volta non era solo, ma è attorniato da una squadra di giornalisti giovani).
Dai migranti africani che vivono nei quartieri di Pianura: gli indesiderati, quelli che vivono in mezzo alle zecche, all'immondizia, indegni di vivere in case civili a Borgo Avvenire.

Agli abitanti del palazzo Triumo, sempre a Pianura: sgombrati nell'agosto scorso, famiglie italiane e famiglie di stranieri tutti assieme.
Agli italiani il comune ha trovato un alloggio provvisorio in un palazzo del comune.
I neri, gli africani, sono stati lasciati per strada 4 giorni.
Solo dopo aver occupato il duomo, ed esser stati scacciati anche dal vicario (ma la carità cristiana?), hanno ottenuto in incontro col sindaco.

E dopo 4 giorni all'aperto o dentro la chiesa, sono riusciti ad ottenere dal comune un tetto, dentro un albergo.
Che lavoro fanno questi "indesiderati", per cui a Pianura è sorto addirittura un comitato?
Spacciano droga, come si è detto (anche su giornali autorevoli) dopo il massacro a Castelvolturno?Forse qualcuno di loro avrà anche a che fare con la malavita.
Ma molti lavorano in nero, mettendosi a disposizione del capolare di turno che li raccoglie dalla strada per mandarli nei campi, sotto il sole, per 20, 30 euro.
Perchè questi ragazzi dalla pelle scura non esistono: secondo le stime della Caritas sono circa i 500000 gli immigrati irregolari. Che per la Bossi Fini non posssono nemmeno essere regolarizzati, pur avendo un lavoro o una casa.Persone che non esistono, ma che rimangono da noi.Perchè, visto che sono irregolari?
Perchè sono le persone che lavorano nei cantieri. Che raccolgono i pomodori che finiscono sulle nostre tavole. Perchè sono le badanti che curano i nostri anziani.

Come si vive in Italia senza documenti? Si vive nella schiavitù, cercando di non essere bloccati da un controllo, perchè si rischierebbe il foglio di via.

Come per Svetlana, ragazza Ucraina che è rimasta in Italia per due anni senza poter tornare a casa, perchè sprovvista di permesso di soggiorno.

Per ottenerlo ha dovuto trovare una persona che si è resa disponibile a fare tutta la trafila burocratica (una farsa, perchè la legge imporrebbe a Svetlana di essere fuori dal nostro paese).
Eppure a Ferrara, dove lavora Svetlana e dove i permessi di soggiorno li danno col contagocce, non manca la richiesta per badanti: sono circa 3000 quelle in nero.Anche loro come Svetlana, costrette a star nascoste, scvhiave, magari anche sfruttate.

Nel servizio si mostrava la lunga coda dei pulmini verso i paesi dell'est: la Polonia, l'Ucraina ...33 ore di viaggio. Alcune di queste persone non tornavano a casa da anni.

E dalle code dei pulmini, il servizio passava alle code davanti alle Questure per ottenere il permesso di soggiorno. E' degno di un paese civile questa mortificazione, le lunghe code con gente che vive nel nostro paese da anni e qui paga le tasse e lavora onestamente?

Che se ne stesse al loro paese, è la risposta che si da in questo caso da parte dei buoni italiani. Guardare dall'altra parte: è un problema che ti riguarda? No perchè tu sei italiano.

Perchè preoccuparsi delle lungaggini burocratiche per ottenere il permesso elettronico (si parlava di 20 giorni, ma in questura sono costretti a rilasciare ancora quelli provvisori, per i problemi con le poste)?Perchè occuparsi delle condizioni in cui costringiamo a vivere gli immigrati?
Forse perchè tutto ciò, le discriminazioni, le condizioni umilianti, il degrado, lo sfruttamento, portano solo ad altre tensioni. Se tratti una persona da bestia, si comporterà da bestia.
E noi italiani, che abbiamo vissuto sulla nostra pelle le esperienza di migranti (al nord, all'estero ..), dovremmo saperlo.

4 commenti:

  1. l'ho visto pure io questo programma e puntava a farla tragica. In realtà esistono tanti immigrati che hanno auto più grosse della mia vecchia di 11 anni e che in Italia si sono comprati casa... non sono tutti morti di fame! però tutti usano la nostra sanità senza problemi, anche coloro che non pagano le tasse. Inoltre un cattolico non potrebbe mai andare a pregare in piazza nel loro paese, perchè gli sparano: è assurdo che pretendano un posto qui. Io sono per l'integrazione VERA cioè documenti veloci a chi vuole veramente integrarsi, si sforza di imparare la lingua e abbandona il velo, non a tutti indistintamente.

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  2. A coloro che pagano le tasse, lavorano forse potremmo offrire qualcosa di meglio che delle lunge file davanti alle Questure ..
    In merito alla solita questione della reciprocità, da qualche parte ho letto, "se ti picchiano, porgi l'altra guancia".
    Oppure ci piace essere cristiani solo quando fa comodo?
    Diceva il priore di Bose, Paolo Bianchi sulla reciprocità:
    «Lo statuto del cristianesimo è sentirsi responsabili dell’umanità senza pretendere reciprocità alcuna, perché così si è comportato con l’umanità il Dio della Bibbia che ha avuto una relazione asimmetrica con Israele, così si è comportato Cristo con tutti coloro che ha avvicinato e con la sua chiesa, così devono comportarsi i cristiani con chi non condivide la loro fede. I cristiani non dialogano perchè afflitti e contagiati dal relativismo trionfante, ma perché il dialogo fa parte del loro statuto costitutivo».
    http://www.radicali.it/newsletter/view.php?id=68239&numero=3905&title=NOTIZIE

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  3. sull'integrare lavoratori onesti che abbracciano la nostra cultura non ho niente da obiettare: quello che bisognerebbe evitare è che prenda il soppravento la cultura degli altri, visto che sono molto numerosi e fanno tanti figli, altrimenti nel giro di 50anni tutte le italiane dovranno girare col velo e gli italiani inginocchiarsi sui tappeti.

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  4. Appunto questo voleva raccontare la trasmissione: non tutti i migranti sono come quelli di Guidonia o di Tor Bella Monaca ..

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Mi raccomando, siate umani