12 marzo 2009

Stasera parliamo del PD

Ad Annozero si parla del partito che non c'è, il Partito Democratico.
In studio, per dirla facile, il vecchio e il nuovo: Matteo Renzi ed Antonio Bassolino.
Su Bassolino non aggiungo altro. Stabiliranno i magistrati (prima dei vertici del partito) la sua colpevolezza o meno.
Su Renzi, trovo interessanti le intercettazioni (che ho trovato qui), sulle sue telefonate con Cioni (che dovrebbe rappresentare il vecchio a Firenze):

Poco più tardi Cioni chiama Matteo Renzi, presidente della Provincia, suo avversario alle primarie. «All´Isolotto ci s´ha una fedifraga. La Sonia Innocenti: sta con Pistelli». «Quanti voti sposta?», s´informa Renzi. Pochi, secondo Cioni: «Ma questo voltaspalle lo deve pagare». «Quando tu vedi Marco Bassilichi tu gli dici anche te qualcosa... l´ha messa ai rapporti con la pubblica amministrazione... la mia porta la trova chiusa oggi, domani e domani l´altro».

Il giorno successivo 17 settembre, Renzi richiama Cioni: «Ascolta due cose al volo: alla Sonia quel messaggio che mi avevi detto ieri gliel´ho fatto dare in modo molto brutale». «A chi l´hai dato?», chiede Cioni.
Renzi: «Al suo capo... e a voce tramite Filippo Vannoni, che me l´ha portata a pranzo una settimana fa». Renzi e Cioni sono avversari ma fino a un certo punto. Lo spiega Cioni: «O vinco io o vince Renzi e va bene... o vince la Lastri e è un disastro... o vince Pistelli ed è un´epoca secondo me di quelle micidiali... quindi bisogna che si corra tutti e due, Renzi e io: se vince lui gli fo da vicesindaco, se vinco io fa il vicesindaco lui».

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