14 aprile 2009

In Giappone non ci sono i comunisti

Ad Omnibus questa mattina si parlava della tragedia in Abruzzo, della trasmissione Annozero, delle passerelle del premier, di cosa si deve fare per la ricostruzione.
In collegamento parlava uno dei tanti berluscloni che eludeva le domande su possibili responsabilità sui crolli, rinfacciava al direttore di Liberazione la solita storia dei comunisti. La conclusione ve la riporto: “in Giappone si fanno i ponti come a Messina perchè non ci sono i comunisti e i verdi come te”.

Se non ci fosse la tragedia ci sarebbe anche da ridere. Riassumendo: il terremoto non si può prevedere. Le responsabilità dei crolli e di chi non ha controllato non interessano ora (l'Unità nazionale, per carità !!).
In ogni caso, qui il premier ha invocato la separazione delle carriere, pardon dei poteri: tocca alla magistratura accertare e sanzionare i reati.
Salvo poi farsi da parte se viene fuori un politico, un assessore, un amico … In quel caso deve lasciar il campo alla superiorità della politica.

Le mani della criminalità sugli appalti (vedi la statale 106, la Salerno Reggio Calabria, l'Expo)?
I ricercatori dell'istituto Geofisico precari che rischiano di andare a casa?
La lotta agli abusi edilizi, la messa in sicurezza di ospedali e scuole?

Ma allora non lo avete capito? Perchè farsi tante domande quando abbiamo questo governo del fare, che dopo la scommessa in Campania (ha aperto l'inceneritore ad Acerra, pure questo ho sentito), vincerà pure la scommessa in Abruzzo.
Come Bush, anche lui avrà il suo Ground Zero, Anno zero permettendo. L'unica nota stonata secondo il presidente Fini: non si specula sulla tragedia.
E quelli che hanno commissionato il sondaggio che parla di un aumento della popolarità del presidente del consiglio (onnipresente in tutte le tasmissioni) dopo il terremoto?

Scrive oggi sulla sua rubrica Michele Serra, come, dopo il terremoto ci sia stata una vera e propria processione alla Madonna dell'Arco, alla quale lo spirito popolare delega compiti di protezione civile, nel napoletano, specie nelle case costruite (e mai smantellate, né censite) sotto il Vesuvio. Magari funziona ...

Segnalazioni:
Il partito del cemento che assedia l'Abruzzo di Roberto Saviano.
Gli intreressi di Cosa Nostra: l'allarme del procuratore antimafia Pietro Grasso.
L'ospedale San Salvatore e le mire degli imprenditori.

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