29 aprile 2009

Modello italiano


Quali sono i requisiti per essere candidate in Europa da una certa parte politica a noi avversa?
Bella, bionda e dice sempre di si?

Pare proprio di si: il modello veline, allevate da piccole, da esportare in Europa al parlamento europeo, come stage per poi tprnare in Italia.
Ma le donne in politica devono essere solo brutte, come si chiede Feltri su Libero?

L'esatto contrario: quali requisiti hanno spinto a scegliere certe persone e non altre, se non l'avvenenza e il saper poi contraccambiare al momento opportuno?

E, contestualmente, una persona come Roberto Saviano, che ha pagato personalmente il suo impegno, l'aver detto, scritto e divulgato della realtà criminale e imprenditoriale dei clan, è costretto ad andare all'estero.

Di questo dovremmo parlare: Saviano che va in Spagna ad insegnare ai poliziotti locali come contrastare la ndrangheta.

Delle vicende coniugali del signor presidente non me ne importa nulla: se il corriere (e l'Unità) trova opportuno occupare spazi con questi titoli, almeno lo faccia con soldi suoi.
Domanda: rimane da capire chi siano i maleodoranti cui Berlusconi si riferisce.
«Noi vogliamo rinnovare la nostra classe politica con persone che siano colte, preparate e che garantiscano la loro presenza a tutte le votazioni e che magari non siano maleodoranti e malvestite come altri personaggi che circolano nelle aule parlamentari candidati da certi partiti».
Noblesse oblige: proprio parole da grande statista. Complimenti.

Allora, di cosa non parliamo oggi? Dell'inchiesta sulla sanità fatta da Report? Dell'Abruzzo, del pericolo di infiltrazioni mafiose per la ricostruzione? Dell'Italia del nord allagata (a Milano la linea 2 questa mattina era bloccata)? Della crisi, che c'è ancora? Della lite tra la Lega e il PDL (Maroni che chide la fiducia per le ronde)? Della magistratura che sequestra a Milano 4 banche per la questione dei derivati?

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