12 giugno 2009

Patria 1978-2008 la presentazione a Milano




Sono andato alla presentazione del libro di Enrico Deaglio (con la collaborazione di Andrea Gentile) "Patria 1978-2008", alla Feltrinelli di Milano.

Un bel librone: 900 pagine, dal rapimento di Aldo Moro, fino al secondo governo Berlusconi.
Dagli anni 70, in cui nella politica per la prima volta si riversarono tante aspettative (troppe aspettative) da parte dei giovani, delle classi fino ad allora erano state allontanate dalla cosa pubblica.

Agli anni 80, col trionfo dei personaggi alla Gassmann, l'antieroe de "Il sorpasso": gli anni di Tangentopoli e dei tanti condottieri delle imprese italiane. Romiti, De Benedetti, Berlusconi, Gardini.

Gli anni 90, l'eversione del centro: dove protagonisti della scena non sono più nè gli operai degli anni 70, nè i capitalisti degli '80.Al centro della scena magistrati, poliziotti, giudici.
La fine della prima repubblica, con il debito alle stelle, le indagini dei magistrati milanesi del pool di "Mani pulite".

E le bombe della mafia del 92-93, che bagnano col sangue la Seconda Repubblica ("il golpe strisciante" lo definisce De Luna).

Infine l'ultimo decennio, che della seconda repubblica segna l'apice. Conclusivo.

Un libro ricco di immagini, come se l'autore si fosse caricato sulla spalla una videocamera.

Da Romiti, l'uomo dei licenziamenti Fiat.
A Bossi "l'uomo che non ha mai lavorato un giorno".

Andreotti, di cui viene ricordato l'incontro con i boss mafiosi Bontade e Di Cristina, nel 1980 a Trapani, dopo l'omicidio del presidente della regione Piersanti Mattarella.

Dopo che andammo via, lungo il tragitto, il BONTATE raccontò a me e al FEDERICO (eravamo tutti e tre a bordo di un'Alfetta del BONTATE, da questi stesso guidata) che ANDREOTTI era venuto per avere chiarimenti sull'omicidio di MATTARELLA.
Il BONTATE gli aveva risposto: "In Sicilia comandiamo noi, e se non volete cancellare completamente la D.C. dovete fare come diciamo noi. Altrimenti vi leviamo non solo i voti della Sicilia, ma anche quelli di Reggio Calabria e di tutta l'Italia meridionale. Potete contare soltanto sui voti del nord, dove votano tutti comunista, accettatevi questi".

Il BONTATE aggiunse che aveva diffidato l'onorevole ANDREOTTI dall'idea di adottare interventi o leggi speciali, poiché altrimenti si sarebbero verificati altri fatti gravissimi.

Conoscere la storia permette di capire e decodificare meglio i nostri tempi.
Lo storico De Luna (che presentava il libro assieme a Lella Costa) cita un episodio del congresso del PCI del 1979: si doveva decidere se togliere o meno il trattino tra le parole Marx e Lenin.
Oggi, nel PD, si deve decidere se togliere o meno il trattino tra centro-sinistra.
Quell'episodio testimoniava il fallimento di un progetto politico. Anche allora: e chi siede nei posti che comandano del PD discende da quell'epoca.

Alcune foto della presentazione le trovate qui.
Il sito dedicato al libro (dove raccogliere commenti e rivedere la cronistoria).

Il link su ibs.
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