01 luglio 2009

Ancora arresti per la mafia all'ortomercato di Milano

Dopo gli arresti (non i primi ) della Questura di Reggio Calabria in una azienda dell'ortomercato milanese [Radio popolare Gr regionale del 30 giugno], in mano a persone ricondicibili ai boss della famiglia Piromalli, ci si sarebbe aspettato un atteggiamento diverso da parte degli amministratori locali milanesi.

Parliamo di mafia, ndrangheta, altro che writer, clandestini o prostitute.

Invece De Corato trova modo di rallegrarsi, come se uno scopre di avere un tumore e dice "almeno me ne sono accorto". Ma te ne sei accorto in tempo?
"Un'altra infiltrazione mafiosa all'Ortomercato -continua De Corato- e' stata svelata e sconfitta, grazie all'ottimo lavoro della Magistratura, della Direzione Investigativa Antimafia, della Squadra Mobile e della Divisione di Polizia Anticrimine. Un ringraziamento, da parte mia, anche al Colonnello Pellegrini e agli uomini della Compagnia Duomo dei Carabinieri per il loro importante contributo in questa brillante operazione. "

E, sempre il vice sindaco, trova modo di prendersela con la commissione antimafia (quella affossata dalla maggioranza in comune):
"Quando ci sono uomini preparati e attivi sul campo, che sanno perfettamente come e cosa fare, certe fantomatiche Commissioni di studio che non hanno alcun potere riconosciuto e che sortiscono il solo effetto di sollevare inutili polveroni, non servono a nessuno".

Ma i compiti della commissione antimafia sono ben diverso dai compiti della magistratura.

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