"I cittadini sono egualmente ammissibili a tutti gli incarichi e impieghi pubblici secondo le loro capacità, e senza altra distinzione che quella delle loro virtù e dei loro talenti."
Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, 1789
...a pag. 144
"Contro i vecchi blocchi di potere via ogni carica a vita, nelle istituzioni e nella società civile."
...a pag. 112
"C'è una specifica ragione se la politica preferisce i co.co.co, i contratti a termine. Perché così può scegliere i fedeli, stabilizzandoli se dimostrano obbedienza, e nel frattempo tenendoli per anni sotto schiaffo."
E' in atto una guerra: così comincia, andando direttamente al punto della questione, il libro di Michele Ainis, ed chiarelettere.
Una guerra silenziosa arma l’uno contro l’altro gli italiani. E’ la guerra del diritto contro il priviliegio, dell’equità contro l’ingiustizia. E’ anche la guerra dei più giovani contro il potere degli anziani. Delle donne contro le strettoie d’una società maschile. Dei singoli contro il concistoro delle lobby. Dei talenti contro i parenti. Più in generale degli spiriti liberi, dei senza partito, contro l’obbedienza cieca e serva reclamata dalla politica.
La guerra contri i privilegiati, dei raccomandati, sul nepostismo, sul clientelismo, sul maschilismo.
Privilegi, raccomandazioni, clientele, lobby, che affossano il merito, l'efficienza del nostro stato, alimentano sperperi.
Tolgono, alle persone che avrebbero le capacità, il rigore, la forza di occupare posizioni di controllo , dirigenziali, ma che hanno la sfortuna di non avere la tessera giusta, la possibilità di prendere e salire sull'ascensore sociale.
Quale la cura?
Le 10 proposte che Michele Ainis formula nel suo libro.
Il link per ordinare il libro su ibs.
Una guerra silenziosa arma l’uno contro l’altro gli italiani. E’ la guerra del diritto contro il priviliegio, dell’equità contro l’ingiustizia. E’ anche la guerra dei più giovani contro il potere degli anziani. Delle donne contro le strettoie d’una società maschile. Dei singoli contro il concistoro delle lobby. Dei talenti contro i parenti. Più in generale degli spiriti liberi, dei senza partito, contro l’obbedienza cieca e serva reclamata dalla politica.
La guerra contri i privilegiati, dei raccomandati, sul nepostismo, sul clientelismo, sul maschilismo.
Privilegi, raccomandazioni, clientele, lobby, che affossano il merito, l'efficienza del nostro stato, alimentano sperperi.
Tolgono, alle persone che avrebbero le capacità, il rigore, la forza di occupare posizioni di controllo , dirigenziali, ma che hanno la sfortuna di non avere la tessera giusta, la possibilità di prendere e salire sull'ascensore sociale.
Quale la cura?
Le 10 proposte che Michele Ainis formula nel suo libro.
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Mi raccomando, siate umani