Tanti auguri!
Nel consueto spazio iniziale della puntata , Santoro ha voluto fare gli auguri di Natale.
Al premier, perchè anche lui detesta la violenza, anche quando c'è dietro un presunta ragione di stato (la guerra nella striscia di Gaza, per si scrisse che Santoro era antisemita).
A Travaglio, esponente di quei giornalisti (ancora credibili) che vogliono raccontare i fatti, tutti i fatti, di modo che poi le persone si possano fsare una sua opinione.
A Gaspare Spatuzza, per il suo percorso verso il riscatto, dopo il pentimento. Riscatto che avverrà solo se racconterà tutti fatti a sua conoscenza.
Buon Natale a tutti gli organi di controllo dell'informazione (AGCOM ad es.), perchè fanno un brutto lavoro, dovendo dire agli altri quello che non possono fare.
E, infine Buon Natale a Cicchitto, che in aula e a Porta a Porta ha detto il falso su Annozero.
Nella precedente puntata, a proposito di Spatuzza e delle rivelazioni disse "se pensiamo che Berlusconi e Dell'Utri hanno messo le bombe siamo nella fantapolitica".
E dopo questi ringraziamenti, la puntata. Tema: l'aggressione durante la manifestazione a Milano, al presidente del Cosniglio.
Sottotema, il clima d'odio, i fischi per disturbare la manifestazione, e le parole di accusa dal palco contro Santoro-Vauro-Annozero.
Da una parte persone come Piero Ricca, che ritengono la contestazione in pubblico come l'unico strumento per fare sentire il loro dissenso, dall'altra coloro i quali ritengono grave (e da vietare per legge) disturbare i politici.
In studio il clima si è tenuto abbastanza cauto: Maurizio Lupi, Antonio Di Pietro e Pierluigi Battista.
Lupi è voluto partire dai fatti: i fatti sono la violenza contro il premier, frutto del clima politico di odio, delle accuse contro di lui alcentro delle cronache da mesi).
Di Pietro rispondeva che se c'è un clima d'odio dobbiamo anche chiederci chi lo ha causato.
E se, come indicava Lupi, ci sono tanti arresti contro la criminalità organizzata, è anche grazie ai magistrati e alle forze dell'ordine: le stess persone attaccate dal premier, le stesse persone costrette ad arrangiarsi per benzina, carta, materiale informatico.
In questo giorni ci sono persone costrette a salire sui tetti delle aziende per difendere il posto di lavoro. E anche questo è frutto dell'inazione del Parlamento e del Governo.
Il clima da anni '70: Battista non è convinto che stiamo tornando alla violenza di quegli anni "evocare il fantasma degli anni 70 non serve a nessuno".
Se c'è un clima pesante, questo è frutto del bipolarismo italiano, costruito come un modo per fare una guerra civile, di scontro, per abbattere il nemico.
Berlusconi diventa un nemico "antropologico", su di lui si abbatte la contrapposizione personale, una ossessione estrema contro.
Tutto vero.
Peccato che questa ossessione forse è anche frutto della personalizzazione del suo partito e del suo governo.
Quale partito ha come inno uno come "Meno male che Silvio c'è"?
E in merito ai fischi, Travaglio ha ricordato, poi anche nella sua rubrico sul "Partito dell'amore", i fischi a Prodi nel 2006-2007.
Come a Bologna, dove Schifani commentò che era colpa di Prodi stesso e della sua finanziaria.
Ruotolo ha ricostruito gli ultimi istanti, per mettere in luce eventuali manchevolezze della scorta e della security: troppa folla, poco spazio, il voler cercare il contatto con le persone, nonostante la velina dei servizi su possibili gesti isolati.
La scorta che non ha guardato davanti e M.T. che prendeva la mira per 3 secondi.
"serve un bilanciamento tra esigenze di contatto con la gente e la sicurezza" spiegava Nativi, esperto in difesa e intelligence.
Dopo il punto di Travaglio, sulle varie affermazioni dei giornalisti e degli esponenti del PDL, Lupi parlava di ipocrisia.
E' stata una parola ripetuta più volte: ipocrisia, irresponsabilità.
"L'ipocrisia è un omaggio che il vizio rende alla virtù" La Rochefoucauld (e non Chesterton).
"L'ipocrisia indica l'incoerenza voluta tra azioni svolte e valori enunciati tacitamente o esplicitamente": si può dire alla Corte costituzionale che è organo di partito, che chi manifesta è dalla parte di Spatuzza, che la sovranità non è del Parlamento ma dei giudici di sinistra e poi uscirsene con la scusa dell'attacco.
Di Pietro "Contesto B. perchè da quando è in Parlamento non ci fa lavorare .. Il Parlamento è finalizzato a lui" per lavorare sui suoi processi: legittimo impedimento, lodo, immunità, processo breve.
E alla fine, si costretti dalle minacce, a scegliere li male minore: come in questo caso, con l'apertura di D'Alema al legittimo impedimento.
Ma non chiamiamolo inciucio.
Suona male.
Technorati: Annozero
Nel consueto spazio iniziale della puntata , Santoro ha voluto fare gli auguri di Natale.
Al premier, perchè anche lui detesta la violenza, anche quando c'è dietro un presunta ragione di stato (la guerra nella striscia di Gaza, per si scrisse che Santoro era antisemita).
A Travaglio, esponente di quei giornalisti (ancora credibili) che vogliono raccontare i fatti, tutti i fatti, di modo che poi le persone si possano fsare una sua opinione.
A Gaspare Spatuzza, per il suo percorso verso il riscatto, dopo il pentimento. Riscatto che avverrà solo se racconterà tutti fatti a sua conoscenza.
Buon Natale a tutti gli organi di controllo dell'informazione (AGCOM ad es.), perchè fanno un brutto lavoro, dovendo dire agli altri quello che non possono fare.
E, infine Buon Natale a Cicchitto, che in aula e a Porta a Porta ha detto il falso su Annozero.
Nella precedente puntata, a proposito di Spatuzza e delle rivelazioni disse "se pensiamo che Berlusconi e Dell'Utri hanno messo le bombe siamo nella fantapolitica".
E dopo questi ringraziamenti, la puntata. Tema: l'aggressione durante la manifestazione a Milano, al presidente del Cosniglio.
Sottotema, il clima d'odio, i fischi per disturbare la manifestazione, e le parole di accusa dal palco contro Santoro-Vauro-Annozero.
Da una parte persone come Piero Ricca, che ritengono la contestazione in pubblico come l'unico strumento per fare sentire il loro dissenso, dall'altra coloro i quali ritengono grave (e da vietare per legge) disturbare i politici.
In studio il clima si è tenuto abbastanza cauto: Maurizio Lupi, Antonio Di Pietro e Pierluigi Battista.
Lupi è voluto partire dai fatti: i fatti sono la violenza contro il premier, frutto del clima politico di odio, delle accuse contro di lui alcentro delle cronache da mesi).
Di Pietro rispondeva che se c'è un clima d'odio dobbiamo anche chiederci chi lo ha causato.
E se, come indicava Lupi, ci sono tanti arresti contro la criminalità organizzata, è anche grazie ai magistrati e alle forze dell'ordine: le stess persone attaccate dal premier, le stesse persone costrette ad arrangiarsi per benzina, carta, materiale informatico.
In questo giorni ci sono persone costrette a salire sui tetti delle aziende per difendere il posto di lavoro. E anche questo è frutto dell'inazione del Parlamento e del Governo.
Il clima da anni '70: Battista non è convinto che stiamo tornando alla violenza di quegli anni "evocare il fantasma degli anni 70 non serve a nessuno".
Se c'è un clima pesante, questo è frutto del bipolarismo italiano, costruito come un modo per fare una guerra civile, di scontro, per abbattere il nemico.
Berlusconi diventa un nemico "antropologico", su di lui si abbatte la contrapposizione personale, una ossessione estrema contro.
Tutto vero.
Peccato che questa ossessione forse è anche frutto della personalizzazione del suo partito e del suo governo.
Quale partito ha come inno uno come "Meno male che Silvio c'è"?
E in merito ai fischi, Travaglio ha ricordato, poi anche nella sua rubrico sul "Partito dell'amore", i fischi a Prodi nel 2006-2007.
Come a Bologna, dove Schifani commentò che era colpa di Prodi stesso e della sua finanziaria.
Ruotolo ha ricostruito gli ultimi istanti, per mettere in luce eventuali manchevolezze della scorta e della security: troppa folla, poco spazio, il voler cercare il contatto con le persone, nonostante la velina dei servizi su possibili gesti isolati.
La scorta che non ha guardato davanti e M.T. che prendeva la mira per 3 secondi.
"serve un bilanciamento tra esigenze di contatto con la gente e la sicurezza" spiegava Nativi, esperto in difesa e intelligence.
Dopo il punto di Travaglio, sulle varie affermazioni dei giornalisti e degli esponenti del PDL, Lupi parlava di ipocrisia.
E' stata una parola ripetuta più volte: ipocrisia, irresponsabilità.
"L'ipocrisia è un omaggio che il vizio rende alla virtù" La Rochefoucauld (e non Chesterton).
"L'ipocrisia indica l'incoerenza voluta tra azioni svolte e valori enunciati tacitamente o esplicitamente": si può dire alla Corte costituzionale che è organo di partito, che chi manifesta è dalla parte di Spatuzza, che la sovranità non è del Parlamento ma dei giudici di sinistra e poi uscirsene con la scusa dell'attacco.
Di Pietro "Contesto B. perchè da quando è in Parlamento non ci fa lavorare .. Il Parlamento è finalizzato a lui" per lavorare sui suoi processi: legittimo impedimento, lodo, immunità, processo breve.
E alla fine, si costretti dalle minacce, a scegliere li male minore: come in questo caso, con l'apertura di D'Alema al legittimo impedimento.
Ma non chiamiamolo inciucio.
Suona male.
Technorati: Annozero
Io direi invece che l'ignoranza è il regalo di compleanno che preferisce chi è schiavo dell'ideologia.Altrimenti la prima cosa vera da fare sarebbe stata quella di cercare e scoprire che la frase nella storia è stata detta nell'ordine da La Rochefoucauld ,Shaw e Chesterton
RispondiEliminaMa è così importante scoprire l'autore della frase? Non credo.
RispondiEliminaL'ignoranza fa comodo.
E anche parlare di idelogie, di pregiudiziali, fa comodo. Anche tu fai parte, immagino del partito dell'amore.
Quelli che considerano le leggi come una rottura di scatole. Diceva Gadda che la serva è ladra , mentre la padrona è cleptomane.