15 gennaio 2010

Annozero - la spremuta

I fatti di Rosarno, la rivolta degli immigrati di colore dopo gli spari, dopo aver subito schiavizzazione.
Un espisodio isolato o un sintomo di una malattia più grave, che magari segnala l'inizio di un periodo di tensioni sociali, causati da una politica che tende ad criminalizzare l'immigrato, di un mondo del lavoro che specie al sud non rispetta le regole e della crisi economica?

Di certo, una situazione che si poteva prevedere.
In una puntata di Sciuscià di 10 anni fa, si parlava proprio di Rosarno: lavoro nero, immigrati senza permesso (perchè anche oggi, passano anni prima di averne uno), maltrattamenti e spari contro gente dalla pelle nera. Caccia all'immigrato da parte dell'italiano e stipendi da fame.
Rosarno era così già da prima, raccontava il servizio di Paolo Mondani: come mai solo oggi è scoppiato il problema? Perchè quello che è successo, in Italia nel 2010, è che delle persone sono state trasferite dalla polizia in base all'etnia.
Regolari o irregolari, non importa.
Forse tutto questo capita perchè oggi, dopo che negli anni passati era scoppiato lo scandalo delle arance di cartone, con la nuova legge comunitaria sui finanziamenti, conviene lasciare le arance sugli alberi.
E gli immigrati non servono più.

I piccoli contadini sono stati lasciati soli, in balia delle stesse associazioni che truffano l'Europa: è un problema che coinvolge tutto il meridione, come spiegava il giornalista Fabrizio Gatti.
Le clementine in Calabria. Le serre in Sicilia. I pomodori in Puglia.

Pensare che la 'ndrangheta non c'entri, è semplicemente ridicolo. Chi controlla capillarmente il territorio non avrebbe permesso uno sgarro del genere. Tante cose stanno succedendo in quella regione: le elezioni regionali (per cui come ha denunciato la deputata Angela Napoli, molti politici si stanno spostando a destra), l'azione della magistratura e i processi di appello, la crisi che ha portato tanti immigrati anche regolari dal nord al sud.

A discutere in studio, i giornalisti Fabrizio Gatti e Gad Lerner e i politici Roberto Cota della Lega Nord, Alessandra Mussolini del PdL.

Il ragionamento di Cota, che esprimeva il senso della politica della Lega è che per contrastare il razzismo dobbiamo portare avvanti una politica di contrasto all'immigrazione irregolare.
Enrta solo chi ha una casa (a norma) e un lavoro (in regola): c'è un vizio di fondo in questo ragionamento.
Il diritto alla casa e al lavoro, in pratica non valgono nemmeno per gli italiani. Anzi, un ministro di questa maggioranza ha proposto di togliere il riferimento al lavoro dalla Costituzione.
Nemmeno per gli italiani valgono le regole che garantiscono un lavoro regolare, con stipendi non da fame, che tuteli salute e diritti.
Rosarno è diventato un problema dopo lo scoppio delle gravi e infami violenze degli immigrati contro le cose e contro le persone del paese (come l'aggressione alla madre con i 2 bambini in auto).
Ma forse Rosarno era un problema già prima: un paese che si ritenga civile non può tollerare queste situazioni di sfruttamento.
Quante altre Rosarno esistono in Italia?

E poi: siamo così sicuri che oggi, col trasferimento degli "africani", lo stato si sia re impossessato del territorio, come han sostenuto i ministri Alfano e Maroni?
Assolutamente: capolarato, lavoro nero, sfruttamento continuano, come raccontava nel suo servizio di Bertazzoni.
Semplicemente, oggi ai bordi della strada, ad aspettare il camion, ci sono bulgari, marocchini ..

E, un'altra cosa. Il governo Prodi aveva introddotto un obbligo, per i datori di lavoro. L'obbligo di denunciare i propri lavoratori: oggi, questa maggioranza, ha fatto un psso indietro. Il padrone ha 5 giorni di tempo per regolarizzare (di solito avviene dopo un infortunio o un o controllo).
Vogliamo combattere la piaga del lavoro nero? Facciamo controlli, facciamo i processi, applichiamo la legge.
Perchè certi lavori, pesanti come quelli nel settore agricolo, al sud sono offerti solo a immigrati. Meglio se irregolari. Perchè sono insufficienti i flussi, perchè se irregolari sono ricattabili, perchè contro il lavoro nero ci sono spesso solo sanzioni amministrative.

Cosa accadrebbe se andassero via tutti gli immigrati?
Lo raccontava Travaglio, in bade al libro di Vladimiro Polchi, quello che potrebbe accadere con lo sciopero di marzo "Blacks out".
Senza badanti, tate, accompagnatori, operai delle fabbriche .. e persino i calciatori del'inter.

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