21 febbraio 2010

Cosa sta succedendo all'Aquila?

Cosa sta succedendo all'Aquila? Che fine hanno fatto gli sfollati? Sono tutti nelle case (provvisorie) costruite dalla Protezione Civile e inaugurate in pompa magna dal presidente del Consiglioin settembre?
Cosa c'è di serio dietro l'inchiesta di Firenze riguardante la Protezione Civile, il sottosegretario Bertolaso e gli alti dirigenti che gli stavano attorno?
A tutto questo ha cercato di rispondere la tramissione Annozero, da titolo "Gelatina", come gli stessi imprenditori intercettati dagli inquirenti definivano la loro situazione.
Gelatina, perchè si è creato un ambiente così torbido e dove è difficile capire chi si comporta bene o chi si comporta male.

Tentativo che è andato monco: questo succede quando si invita in studio (frutto dei regolamenti della Par condicio) giornalisti del tipo di Maurizio Belpietro e Nicola Porro.
Di fronte alle intercettazione, ai dati su appalti e costi, alle relazioni pericolose che le carte delle indagini mostrano, le han provate di tutte.
E' una trappola per Bertolaso.
Non c'è nessun reato dietro i fatti conosciuti.
Poi han tirato in ballo la vecchia storia di Travaglio (la vacanza con un sottufficiale dell'antimafia, poi condannato per favoreggiamento).

Il tentativo di sviare la discussione dai fatti, parlando d'altro o parlando sopra gli altri giornalisti in studio è in parte riuscito.
Belpietro era ben ferrato sul palazzo dei marescialli a Firenze, meno sulle amicizie di Bertolaso, almeno all'apparenza.
E' normale che si faccia un massaggio in un centro di proprietà di un imprenditore in società col presidente del Consiglio delle Grandi opere? E quale è il massaggio che si fà col preservativo?
Ma ci prendete per scemi?

L'inchiesta che coinvolge la Protezione Civile non è la prima e non sarà l'ultima che racconta di un sistema di corruzione dove alla mazzetta si è sostituito qualcosa d'altro.
Gli imprenditori che regalavano auto o assumevano il figlio del funzionario pubblico (un bamboccione?), ricevevano appalti, direttamente o indirettamente.
Turbativa del mercato, professionisti che non lavorano perchè non hanno conoscenze col palazzo, enti di controllo che non controllano (e mettiamoci di mezzo anche i magistrati infedeli).
Costi degli appalti che si gonfiano (come a Roma per i mondiali di nuoto).
Impianti stessi che non solo non sono realizzati in tempo, ma non sono nemmeno a norma.

Colpa dei giudici comunisti? O della Spectre che avrebbe incastrato Bertolaso?
Norma Rangeri, Peter Gomez, Marco Travaglio in studio e con i loro servizi, Stefano Bianchi, Bertazzoni, Corrado Formigli han cercato di raccontare cosa non funziona, in Italia, del sistema degli appalti.
Con tanto di imprenditori sciacalli che ridevano a macerie fumanti (altro che le vignette di Vauro!!!!). E non importa che non abbiano lavorato in Abruzzo, solo perchè la magistratura e l'inchiesta è intervenuta prima.

Non basta per le 307 morti dell'Aquila. Per i 25 studenti morti sotto l'infame casa dello Studente. Il governo, col progetto delle New Town, ha scelto la strada più semplice, quella che avrebbe garantito il risultato mediaticamente più veloce.
Le macerie nel centro storico sono ancora lì.
L'Aquila rischia di diventare città morta.
13000 persone sono ora ospitate nelle case antisismiche, ma 30000 sono ancora in alberghi o hanno altre situazioni.

Il sottosegretario si sente sommerso dal fango? Gli riponde la Rangeri "siamo noi italiani che ci sentiamo alluvionati da questo malaffare della Protezione civile di Bertolaso".
Con la norma sul processo breve (fortemente voluta da questo governo), i responsabili delle morti potrebbero farla franca.
Con le norme che limitano l'uso delle intercettazioni, di questo scandalo (e dello sperpero di nostri soldi a favori di imprese magari in affari con la criminalità organizzata), non ne sapremmo nulla.

Forse è vero: siamo un pò tutti sommersi da questo fango.
Stasera, anche Presadiretta torna a l'Aquila (dopo la prima inchiesta in cui si era parlato degli allarmi inascoltati).
Riccardo Iacona torna a quella sera, all'ultima scossa delle 3.32, (l'ultima di precedenti scosse il cui allarme lanciato da geologi è rimasto inascoltato), quando alcuni studenti morivano e altri sciacalli si fregavano le mani.

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