12 aprile 2010

Roberto Saviano a Che tempo che fa

A Che tempo che fa Roberto Saviano nel suo racconto intervista ha parlato delle elezioni, del rapporto mafia politica, del dovere della parola, di testimoniare, dei rifiuti ..
Un sondaggio de l'Espresso lo ha inserito tra i futuri candidati del centrosinistra: "la politica sta arrancando e si cerca [il leader della sinistra] al di fuori dell'ambiente".

Sempre parlando delle elezioni, Saviano aveva chiesto l'intervento degli inviati del'Ocse per monitorare il voto di scambio specie alle regioni del sud. Non solo una provocazione: serviva uno sguardo esterno per capire come funziona il voto. L'Ocse si era dichiarato disponibile, ma il governo non li ha invitati.
Eppure le informative della DDA parlavano di voti venduti per 20 euro. Di manifesti attaccati con l'aiuto dei clan.
Oggi si vota per ottenere un favore: favore che non è solo un lavoro, ma anche solo un cellulare, un autorizzazione.
Si scambiano i propri diritti per dei favori: la campagna elettorare è questo, perchè si da per scontato che la politica non ti garantirà mai i tuoi diritti.

Il colpevole: colpevole è chi racconta le cose del sud: l'immondizia, il voto di scambio, il riciclaggio. C'è un parte del modno che preferisce fare le cose in silenzio, non solo nelle istituzioni, ma anche nelle forze dell'ordine. Come se questi fatti criminosi fossero "cosa loro".
Come se non riguardassero tutto il paese.

Raccontare la mafia significa amare il proprio paese: perchè siamo il paese di Falcone e non di Riina.
La nuova omertà si declina oggi nel non voler sapere, e parlare di queste situazioni significa allontanare la voglia di silenzio.

Pericoli: i contatti durante l'ora d'aria dei due boss al 41 bis, Graviano e Sandokan Schiavone. E il messaggio "porta via la famiglia, sta per arrivare la valanga".
I due boss sono molto legati al potere politico: molti di loro sono legati alle eventuali loro dichiarazioni. Le intimidazioni sono all'ordine del giorno: l'ultimo caso riguada il giudice Lello Maggi (sentenza Spartacus); è importante parlare anche di queste intimidazioni, costanti in certi territori.

La scorta: Saviano è da 4 anni sotto protezione. Eppure la percezione che si ha all'esterno è che la scorta sia uno status symbol, forse perchè la si confonde con quella data ai politici (anche quelli condannati per mafia). Da una parte del mondo istituzionale si dice che sei in pericolo, dall'altra altri commentano la scorta dicendo che sei "un furbetto", che cerchi di guadagnarci dalla tua situazione.

La scorta non è un merito: vien data e non chiesta, anche perchè molte persone senza merito la hanno.
Ogni volta che si deve attaccare Saviano, si usa l'argomento scorta.
Roberto ha poi citato l'episodio del gelato che non si è potuto prendere, per evitare le speculazioni ("ecco Saviano a passeggio mentre si mangia il gelato ..").
Il messaggio che arriva a volte è raggelante: "se non sei morto ancora, allora vuol dire che non sei in pericolo".

Rifiuti: lo spot dell'emergenza rifiuti racconta che è stato tutto risolto. Invece è rientrata solo l'emergenza dei rifiuti nelle strade del centro. Ma il problema rifiuti, no: l'inceneritore non è ancora partito; le discariche sono piene. Soprattutto il territorio è ancora avvelenato dai traffici di rifiuti che ancora continuano.

A Marigliano è stato sepolto un intero camion di berillio e non è stato bonificato nulla. La gente del luogo protesta (e i telespettatori non ne capiscono il perchè) perchè teme che riaprendo le discariche si torni ad avvelenare i terreni e le persone.
La criminalità raccoglie rifiuti da tutta Italia, rispondendo ad una esigenza delle industrie (del nord).
Se si è arrivati a questa emergenza (che non riguada i soloi rifiuti in strada) è colpa degli amministratori locali, ma anche di tutto il paese.
I malati di cancro, in certi territori, sono malati per i veleni di tutt'Italia. Parlarne è un dovere.

Il professionismo dell'antimafia: Saviano, più che temere il professionismo dell'antimafia, teme il dilettantismo di certa antimafia. "Io sono uno scrittore" ripete: quelli che usano certe espressioni vogliono poi dire una cosa semplice "voi vedete mafia dapertutto per attaccare e per avere poi delle consulenze".
Altri usano espressioni più subdole: "ma Saviano guadagna vendendo i suoi libri". Basterebbe fare scambio, un giorno sotto scorta, con la minaccia di morte ...

Saviano fa uso della parola, e la parola che racconta la relatà fa paura a certi poteri.
Diffusione della parola: altro clichè adottato, è che se vendi e basta, la tua parola non vale più. Se il libro Gomorra diventa bestseller, perde di valore. In realtà èstata proprio la diffusione di Gomorra ad aver fatto tanta paura ai clan: perchè significa che c'erano tanti lettori dietro il libro. Le organizzazioni sanno che anche il silenzio permette loro di fare business, di avere certi politici collusi.

Un paese cattivo: è una frase che riguarda l'Italia, di un immigrato.
Quando tutti i tuoi diritti non possono essere realizzati, chi ci riesce viene accolto con diffidenza.
Come quando una persona di colore si compra una bella macchina: "chissà come te li sei fatti i soldi".
E' una delegittimazione contro chi si realizza, il voler alludere a cose nascoste.
Perchè alla fine il messaggio che deve arrivare ai cittadini è che siamo tutti uguali, abbiamo tutti cose da nascondere. Se siamo tutti banditi, allora devi solo sottometterti a chi è più bandito di te.

L'incontro, o intervista, si è chiuso col racconto della storia del calciatore Lionel Messi. Quando il talento vero permette di superare la sfortuna e realizzare i sogni.

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