05 luglio 2010

Camilla e il rubacuori di Giuseppe Pederiali

Il cuore è al centro di questo noir con protagonista l'ispettore Camilla Cagliostri: il cuore in tutte le sue sfaccettature e accezioni.
Non avere cuore, avere una faccenda a cuore, avere il cuore a pezzi ..
In questa inchiesta si parte da un serial killer che uccide e ruba il cuore alle sue vittime, tutte donne.
Non sarà un caso il prologo iniziale, il giudizio di Osiride sulla bontà del cuore del defunto, tenetelo bene a mente.

Camilla Cagliostri segue le indagini, coordinate dal neo-questore bolognese donna (che cerca subito di metterla in riga), in un pool di investigazione cui fanno parte perfino tre esperti di criminologia (in tutte le sue salse), venuti da Roma.

Come accennato, il cuore lega assieme le vittime, belle donne, moto disinibite nei confronti dell'altro sesso: l'inchiesta inizia a toccarla molto, troppo da vicino. Prima riceve un invito e successivamente una telefonata proprio dall'assassino; poi una pista la porta a sospettare del vicino (reduce da un trapianto). C'è infine il caso di un mercante di donne (albanese, o forse serbo), ucciso e mutilato in casa sua.

Come negli altri gialli, l'inchiesta serve a raccontare l'altra faccia della bassa modenese: le piccole città dove ci si conesce tutti, e la grande Bologna, dove si incontrano giovani da tutto il mondo.

Ma l'inchiesta del serial killer è un pretesto per svelara un altro, ben peggiore traffico, che sarà sempre Camilla a svelare, mettendo assieme piccoli indizi e indagando sulla vita privata di alcune vittime all'apparenza dalla vita specchiata.

Un buon giallo, molto scorrevole. Merito della scrittura veloce di Pederiali ma anche della protagonista femminile del romanzo: finalmente una bella donna capace di usare la sua testa per seguire le indagini, ribelle e insofferente alle gerarchie. E capace di godersi i piaceri della vita.
Senza ipocrisie.

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