15 luglio 2010

Le paure di cittadini lombardi

L'ultimo sondaggio di Ipsos riguarda le paure dei cittadini del nord (TG regionale Lombardia del 14 luglio).
Aumentano i timori nei riguardi del lavoro dei trasporti pubblici.

Diminuiscono i timori relativi all'ambito sicurezza. Come mai? Forse perchè è calata la pressione mediatica?
Forse perchè non siamo più ai tempi della caccia al romeno. La caccia ai colletti sporchi, che siano assessori, sindaci, sottosegretari, ministri, dirigenti delle Asl, non è mai di moda in questo paese.

Il timore sui trasporti emerge anche dall'indagine della Associazione trasporti, dopo i tagli alle regioni previsti dalla manovra su cui il governo ha posto la fiducia.
"Meno bus e metro o aumenti di biglietti e abbonamenti compresi tra il 36 e il 72%. La manovra che stringe il collo agli Enti locali, rischia di ridurre ai minimi termini il trasporto pubblico e lascia solo due alternative alle aziende: la riduzione del servizio o un ritocco record delle tariffe. "

Non solo:
"Ma l'impatto della manovra potrebbe avere anche delle ripercussioni sul personale in forza delle aziende: se le risorse caleranno del 10% ci saranno 9.860 dipendenti in meno a livello nazionale, dei quali 8.120 addetti alla guida. Il doppio, nel caso di un taglio del 20%. Il dimagrimento forzato degli autoferrotranvieri sarebbe del 7,2% nei servizi urbani e dell'8,9% nei servizi extraurbani e ferroviari. Nel dettaglio, rischiano il posto tra i 40 e gli 80 addetti a Bari, fino a 256 a Firenze e sono a rischio licenziamento fino a 1100 dipendenti Atm e fino a 750 lavoratori delle Ferrovie Nord a Milano. A Roma (Cotral) nel mirino ci sono dai 271 ai 542 addetti, tra i 422 e gli 880 a Torino e tra i 242 e i 511 a Napoli. "

Dopo la sbornia su immigrati e delinquenza, le persone, meno stupide di quanto le televisioni pensino, si renderanno conto di quanto sia facile finire dall'altra parte della barricata. Come gli aquilani che han protestano a Roma.

I tagli, gli sprechi, le cattive gestioni impattano direttamente il nostro quotidiano. Ieri Eutelia, oggi Telecom, domani a chi?

Eccole qua le vere paure: il lavoro, i mezzi di traposto. E magari ci mettiamo anche la sanità, la scuola.

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