16 settembre 2010

Confindustria e la la maggioranza che non c'è più

Dopo i venti deputati "di responsabilità personale" che si sono squagliati come neve al sole, anche Confindustria si smarca e prende una posizione netta sulla situazione politica che stiamo vivendo.
"L'Italia vive un momento di politica brutta che per mesi ha parlato solo di amanti, di cognati e di appartamenti. Non è questo che ci interessa", ha continuato. Secondo la leader di viale dell'Astronomia "in estate si è parlato di temi che non interessano a nessuno. Per fortuna, accanto a queste cose c'è un'Italia bella che vuole sacrificarsi, fatta da imprenditori che offrono occupazione e benessere. Diamo visibilità a questa Italia e diamo forza a questi imprenditori".
A poco servono le rassicurazioni del ministro Rotondi (dovrebbe occuparsi dell'attuazione del programma e non di economia e industria, ma tant'è).

Nonostante la mezza marcia indietro (un classico), il senso rimane.
Il paese reale è altri rispetto a quanto vede Rotondi o Tremonti:
- sicurezza che non c'è: alla polizia tolgono pure il telefono
- I costi della questua: il viaggio del pontefice a Palermo (due milioni di euro)
- Tagli alla scuola: Milano, classe con 51 studenti e lezioni in palestra
- le pari opportunità che non ci sono: Ricatto sessuale per 842mila donne La ricerca Istat sul mondo del lavoro

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