13 settembre 2010

Presadiretta evasori

In Italia è più facile evadere le tasse che pagarle regolarmente (vista la mole dei tomi che sopigano come compilare il modello Unico); non solo, quando per sfortuna vieni scoperto, lo Stato ti viene pure incontro. Con i condoni (15 condoni dal 1973, una pacchia) e pure con gli scudi fiscali: non solo non ti faccio pagare che una minima parte, ma puoi rimanere pure anonimo.
A chi conviene questo sistema? Di certo non allo Stato, né alle persone che pagano le tasse regolarmente (perchè lavoratori dipendenti o perchè è giusto pagarle e basta). L'evasione in Italia costa 120 miliardi di euro l'anno: il costo di qualche finanziaria.
A sentirli, gli evasori, ti rispondono che così fan tutti e che loro non uccidono nessuno: gente che ha la faccia strafottente di Andrea Ghiotto, presidente dell'Arzignano, gente che gira(va) in Ferrari, abituata a fare cene con altri imprenditori, funzionari della Finanza e dell'agenzia delle entrate (gli attori del sistema messo in piedi per evader) e con la compagnia di escort ad allietare le serate.

E' vero, il signor Ghiotto, i suoi compari, i suoi protettori politici (parliamo del feudo elettorale della lega nord, quella che urla Roma ladrona ..) non hanno mai ucciso nessuno. Però i soldi evasi dalle tasse potrebbero finire per costruire nuove scuole e nuovi ospedali. E forse, ci sarebbero meno casi di malasanità.
Senza quei 120 miliardi le Asl devono limitare le spese, gli ospedali (con i vertici nominati spesso dalla stessa politica) devono chiudere, lo Stato non può spendere per il Welfare, per riparare le strade …

E nemmeno è vero, come sosteneva l'ex senatore Renato Ellero, che han fatto bene ad evadere “perchè hanno costruito il Veneto”. Qui parliamo di un intero distretto (quello della pelle ad Arzignano in Veneto) in cui le imprese si facevano concorrenza sleale, avevano creato società fittizie per fare fatture (con cui scaricare le tasse), scatole vuote con a capo un prestanome, create apposta per evadere le imposte.
Altro che liberismo: senza queste truffe molte imprese non avrebbero fatto i soldi che han fatto.
C'è un altra cosa da aggiungere: la zona grigia con cui queste aziende entrano in contatto per riciclare i soldi evasi, li mette in contatto spesso con la criminalità organizzata (quei 44 miliardi che sarebbero i guadagni della ndrangheta, vi ricordate?). Anche per questo occorre combattere l'evasione: “per evitare che la zona di confine in cui si incontrano gli interessi degli 'ndranghetisti, dei mafiosi, dei camorristi e quella degli imprenditori e delle persone perbene, si allarghi sempre di più. Prima che l'Italia diventi tutta mafiosa” [Iacona nell'intervista all'Unità].

Ma procediamo con ordine: a Presadiretta, l'inchiesta di Domenco Iannacone con Danilo Procaccianti ha parlato delle varie forme di evasione. A partire da quella più spiccia: l'idraulico, l'imbianchino, il carrozziere .. tutte le persone cui il giornalista chiedeva un preventivo si facevano pagare in nero, senza IVA e in contanti.

Poi c'è l'evasione contributiva, il lavoro nero: Iannaccone è andato in un cantiere a Roma, all'Eur, e ha incontrato quasi solo operai non in regola, anche clandestini. A Roma 1 operaio su 3 è irregolare; lo studio della Fillea CGIL indica in 2 miliardi l'evasione solo nel settore edilizio (90000 lavoratori a nero). Addirittura esiste anche il part-time nell'edilizia: lavori 8 ore, ma figuri come se ne avessi fatto 4.
Esistono punti di raccolta dei lavoratori in nero, dei supermercati delle braccia, in cui l'onesto imprenditore (italiano, magari) può trattare sul prezzo, al ribasso: 50 euro? No facciamo 45 …
Se succede qualcosa a questi lavoratori, come per George Stancu, rumenu, che è stato investito da un'auto, non c'è assistenza, niente. Invisibile prima, invisibile dopo.
L'amministratore dell'impresa di Stancu si difendeva dicendo che a Roma è tutto così: “io lavoro a -35, -40 sul mercato .. se lavoro a 160 euro (il costo pulito di un'operaio), mi dicono che sono un ladro”: dunque, par di capire, o di adegui, o sei fuori dal mercato.
E la possibilità che arrivi un controllo a scoprire l'evasione? La possibilità di un'ispezione è di 1 controllo ogni 30 anni.

L'evasione al nord: operazione pelle sporca.
Nel distretto di Arzignano è partita una inchiesta per evasione che ha coinvolto 200 aziende del settore delle pelli (su 600), e a scoperto un'evasione di 300 milioni di euro. Un distretto ricco: qui si genera l'1% del PIL italiano, tanta ricchezza ma anche tanta evasione.
Il signor Ghiotto, presidente dell'Arzignano calcio a 5, è finito sotto inchiesta per il reato di evasione: usava il meccanismo delle false sponsorizzazioni (da altre imprese), per una cifra di 30 ML di euro.
“Per la Grifo non ho mai dichiarato nulla”.
“E come ti senti?” - chiedeva il giornalista “Tranquillo, io non ho mai ucciso nessuno.. non lo vedo come un reato grave”.

Tranquillo forse perchè sa come andrà a finire? Perchè parte dei soldi li ha messi al sicuro?

Il sistema delle false fatturazioni messo in piedi, si chiama tecnicamente riciclaggio: Ghiotto era protetto dall'ex comandante della GDF, il maresciallo Giovine. Anche lui habituè delle cene a base di escort.
Aziende finte create per fare fatture, autotrasportatori compiacenti che compilavano documenti di trasporto falsi (“nessuno sa niente qui” .. se si domandava ad un operaio della ditta), società intestate a prestanome milionari inconsapevoli: l'inchiesta coinvolge anche nomi grossi del settore.
Gente che vende pelle che finisce sui sedili della jaguar.
Altro controllore a libro paga, l'ex capo dell'agenzia delle entrate (che non ha poi voluto commentare con Iannacone) Roberto Soraci. Il commercialista Sedda, indagato pure lui per evasione.

In una intercettazione, due commercialisti al telefono parlano dell'interpellanza per farla finita con questo
Nelson Salvarani, il procuratore di Vicenza.
Che commenta così, la vastità dell'inchiesta: “non ho visto questa indignazione dalla gente .. dovrebbe esserci una vera rivolta da parte della società civile, dagli ordini e dagli imprenditori”.
E, già: non sono solo gli imprenditori del sud.

Anche la politica ha fatto la sua parte. Iannaccone ha intervistato il segretario locale della Lega “per mantenere il lavoro si è arrivati a fare cose che non si dovevano fare”.
Il vicesindaco (Lega), inizialmente disposto a parlare, si inalbera se gli si ricorda che nell'inchiesta sono finiti anche l'azienda della madre e del fratello.
“io difendo le mie aziende .. noi le tasse le abbiamo pagate .. e il sud continua a spennarci .. in questo modo [facendo queste domande] offendete anche il 40% di chi ci ha votato”.
Non un dubbio sul fatto che si parli di reati, che in realtà ad ad offendersi dovrebbero essere gli imprenditori e gli elettori onesti.

I legami con la politica arrivano fino ad un senatore della lega, anche lui imprenditore del settore della concia, tra i principali sponsor della Grifo con la sua Unichimica.
Quanti soldi ha dato per le sponsorizzazioni? il senatore parla di 150000 euro (senza specificare il periodo) , Ghiotto ha mostrato tre pagamenti per circa 1 milione di euro.

Le fatture che emetteva Ghiotto sarebbero poi
fatture finte: si faceva pagare 100000 euro, 80 li restituiva e 20 li teneva. Gli assegni venivano monetizzati andando a riciclarli (con auto dal doppio fondo) in due fiduciarie di San Marino.
Il senatore afferma che si dimetterà solo se i tre gradi di giudizio diranno che è colpevole (precisazione: non sarebbe sotto indagine in nessuna inchiesta).

L'ex senatore Ellero spiegava il meccanismo che lega piccoli imprenditori e il partito del nord “chi ha i soldi aiuta in campagna elettorale” per avere poi un ritorno. Si spiega allora come la Lega non farà la guerra a chi ha dato loro i voti.

Le vie dell'evasione.
E' quasi più semplice evadere, che pagarle le tasse. Ci sono le associazioni culturali (come quella di Roma, che non paga proprio nulla) e le società di promozione sociale. Imprese non commerciali, che vivono solo per i soci. Basta intendersi su chi sono i soci.
2 miliardi di evasione stimati: pub, palestre, discoteche, locali sexy, tutti nascosti dietro circoli o associazioni.

Ci sono gli evasori totali nascosti: spiegava Roberto Ippolito che se 10 milioni sono i contribuenti a imposte zero e 2 milioni sono le famiglie in condizioni di povertà, rimangono fuori 8 milioni di poveri solo sulla carta. Si parla di 11 miliardi di imposte evase, nel 2009.

Gente con macchine di lusso o Yacht: basta intestare la barca ad una società con sede nei paradisi fiscali ed è fatta.
Sulla Costa Smeralda è pieno di barche con bandiera straniera e equipaggio italiano. Viva l'Italia!
L'inchiesta si è conclusa con l'esempio francese, dove l'evasione è un decimo di quella italiana. Come mai? Leggi adeguate, regole del fisco più trasparenti che rendono più arduo sfuggire ai controlli , un senso civico maggiore e una classe dirigente che (oltre a subire perquisizioni e a finire sotto indagine, come dimostra il caso Bettancourt e le ripercussioni su Sarkozy), non fa dell'impunità una sua bandiera.

Segnalazione: il senatore citato dalla trasmissione (che al momento non risulta indagato) in un intervista al Giornale di Vicenza, racconta di come l'intervista sia stata tagliata, e che le informazioni emerse dall'inchiesta non sarebbero veritiere:
La tesi del senatore è che da un lato Iacona ha tagliato i passaggi della conversazione sulle fatture per metterlo in cattiva luce, facendogli dire che in tutto Unichimica aveva emesso sponsorizzazioni per soli 150 mila euro, per poi mostrare il documento in cui si legge di quasi un milione. Dall'altro lato, Filippi osserva che Ghiotto l'ha tirato in ballo negli interrogatori, come di recente lo stesso Ghiotto ha dichiarato pubblicamente, per vendicarsi del fatto che il rappresentante politico quando lui venne arrestato plaudì all'azione di procura e Guardia di Finanza con un comunicato ufficiale.

Vedremo la risposta della redazione di Presadiretta.

2 commenti:

  1. se è così facile evadere e pensate che tutti quelli che hanno una partita iva evadono, basta che lo fateanche voi, VI LICENZIATE ed inziate ed il gioco è fatto no! tanto è facile!

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  2. Mi dispiace ma io non ho amci nel'agenzia delle entrate, nella finanza e nella politica locale.
    E in ogni caso, a me piace guardarmi alle specchio e sapere di avere la coscienza pulita.

    Io non rubo

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Mi raccomando, siate umani