05 ottobre 2010

Il nemico


La campagna elettorale passa anche da questo: la esclamazioni di vittimismo da parte di esponenti del PDL o di suoi giornalisti.
Come lo spionaggio dei pm ai telefoni de Il giornale: ieri il TG1 ne dava la notizia come se fosse già attiva la legge bavaglio, con l'intervista a Sallusti: "i Pm spiano i telefoni del Giornale".
Grazie al cielo si può intercettare, anche in assenza di gravi indizi di colpevolezza.
E si può finire intercettati anche indirettamente, parlando con una persona sotto indagine (come nel Tranigate).

Il voler rispolverare a tutti i costi le Br e gli anni '70 (articoli di Pansa e Belpietro) ha un solo scopo: evitare che si parli d'altro.

La ndrangheta al sud, ad esempio.
Un bazooka e altre armi sono state fatte ritrovare a Reggio Calabria, a scopo intimidatorio, contro il procuratore Pignatone.
La crisi nel mondo del lavoro che sta provocando le prime vittime (oltre alle morti bianche già catalogate come effetto collaterale).
Lo scempio ambientale e le regioni non in sicurezza: la Liguria, con l'inondazione di ieri nel savonese e la Campania, con la tragedia di Atrani.
Ma si potrebbe risalire ad un anno fà con l'altra tragedia di Giampilieri.

Serve un nemico, allora, su cui convogliare l'attenzione degli spettatori (non cittadini).
Ecco la pagina di libero, con le camicie nere della ipotetica marcia su Roma.
Ma non è Ciarrapico quello della Kippah?

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