14 ottobre 2010

Veline

Scoprite le differenze.

L'articolo del Giornale sulla casa di Montecarlo (ma va?)
L'articolo di Libero sulla casa di Montecarlo (ma va?)

A proposito di giornalisti capaci, la risposta de l'Unità, all'editoriale "abortista" di "Feltri" (in attesa di un monito papale):
O pillola o aborto, dunque. Questo alla fine di un editoriale intitolato “la signora in rosso” – ancora una volta il direttore de l’Unità – nel quale Vittorio Feltri si mostra molto risentito per la nostra copertina di ieri. E, mentre tenta di confutarlo, conferma il titolo che sintetizzava la condizione sua e di Alessandro Sallusti: “Mantenuti”.

Mantenuti per la precisione dal presidente del Consiglio che, per l’interposta persona del fratello, è il proprietario di fatto de Il Giornale. Feltri riconosce lo spaventoso deficit (22 milioni nell’agosto dello scorso anno, scesi a 17 alla chiusura dell’esercizio del 2009). E tenta di far passare la riduzione del deficit come un attivo di bilancio. Questo “attivo”, a quanto pare, andrà avanti fino al 2011, con un bel rosso di sette milioni di euro. Cifra allarmante per qualunque giornale, non evidentemente per Il Giornale che gode di una solidissima rete. Quella rappresentata appunto dalla famiglia Berlusconi che lo mantiene assieme ai suoi dirigenti.

Questa la premessa alla chiosa dell’editoriale: la madre dei cretini, la pillola, l’aborto. Dove la “madre dei cretini” è quella che ha partorito chi – il direttore de l’Unità – non ha capito la straordinaria opera di risanamento del duo Feltri-Sallusti.

Dire “tua madre avrebbe dovuto abortire” è un insulto che viene declinato in varie lingue e in vari dialetti dell’italiano. Spesso, negli ambienti in cui è in voga, provoca risse sanguinose. Non era ancora accaduto di vederlo utilizzato in una polemica giornalistica. Feltri questa volta ha superato se stesso. Ma, ripetiamo, può fare di meglio. Dove non c’è onore non c’è vergogna.

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