10 aprile 2011

Aiutiamoli a casa loro

In Germania la Merkel e il suo partito hanno appena perso le ultime elezioni in alcuni lander. In Francia ci sono le presidenziali nel 2012 e Sarkozy deve riconquistare punti, a destra.
In Italia si vota a Maggio e la paura degli immigrati è stato sempre un cavallo di battaglia della destra e della Lega.

Questo spiega l'atteggiamento ignobile dei paesi europei, di fronte al flusso dei migranti (persone, non cose) dal nordafrica.
Un tutti contro tutti, con l'Italia che ha dovuto inseguire la fame di petrolio della Francia, entrando nella coalizione dei volenterosi per bombardare Gheddafi (dopo esserne stati i principali partner commerciali).

Dopo le prime violenze (alla luce del sole, putroppo per il dittatore) di Gheddafi, le democrazie occidentali hanno detto che si doveva intervenire in Libia proprio per salvare la popolazione civile.
E ora che la gente sfugge da fame e miseria e arriva da noi, non siamo in grado nè abbiamo voglia di aiutarli? (come mai non si interviene in Costa D'Avorio, ma si lascia la Francia sola a far la guerra all'ex presidente?)

Aiutiamoli a casa loro, dicono queste persone.
E come li si aiuta? Stringendo rapporti con i dittatori nel mondo?
Tagliando i fondi per la cooperazione col terzo mondo?
Vendendo armi a questi paesi?

Nel mediterraneo non stanno solo affondando questi disperati e le carrette che li trasportano. Sta affondando anche le presunte radici cristiane (quelli che il crocifisso non si tocca) e anche l'unità europea.
La tragedia in nordafrica segna il fallimento delle politiche di destra in Europa.


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