12 aprile 2011

Lasciati soli

Tutti si dicono lasciati soli: la Confindustria, per bocca della presindente Marcegaglia, parlando delle piccole imprese.
Marchionne, pure lui, nonostante il governo gli abbia lasciato fare tutto quello che voleva. Il paese l'ha lasciato solo e lui se ne va in America.
Maroni, che dice che l'Europa ci ha lasciato soli ad affrontare l'emergenza.
Poi, dall'altra parte della barricata, i precari (non solo i giovani ), pure loro lasciati soli ad affrontare un futuro incerto.
I napoletani, lasciati soli coi rifiuti e le discariche.
I migranti dalla Libia e dalla Tunisia, e i lampedusani, lasciati per troppi giorni soli a gestire i flussi.

L'unico che non si sente solo, il premier, che si è pure concesso il comizio di fronte al palazzo di giustizia a Milano, davanti ai suoi sostenitori.
Questo processo non s'ha da fare.

Meno male che Silvio c'è: altrimenti dovremmo parlare della crisi che non passa, della ripresa senza posti di lavoro, dei rincari, degli arresti della ndrangheta in Lombardia, dei tagli di Tremonti contrapposti ai soldi buttati negli voli di stato, per i contratti in Rai a Sgarbi e Ferrara.

A proposito dei delitti di ndrangheta: il pentito che ha raccontato i 4 delitti in Brianza, è di Inverigo. Qua dove abito. Si chiama Antonino Belnome, considerato capo della locale di Giussano. Sempre a proposito dell'aver lasciato sole le amministrazioni e i cittadini di fronte alla colonizzazione delle mafie al nord.

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