17 febbraio 2012

L'hanno fatta frana loro



E sono passati 20 anni da Mani Pulite..
E possiamo dirlo con tutta franchezza: l'hanno fatta franca loro.
I partiti (intesi come gruppo di potere affaristico, divisi in correnti, dove pure sulle tessere degli iscritti si riesce a essere opachi),  i corrotti e i corrrutori, le imprese che vivono di soldi pubblici.
Abbiamo ancora le mani sporche, lo dicono i numeri della Corte dei conti (60 miliardi di euro all'anno), lo dicono le inchieste sui casi di corruzione (destra e sinistra, se ancora queste espressioni possono vare per i partiti di oggi, ultimo caso a Pomezia). Lo dice il profondo stato di crisi e di credibilità in cui vive questo paese: per cui un professore normale, che dice cose normali (ecco, ogni tanto anche lui si lascia andare in qualche uscita fuori luogo) sembra come un marziano venuto da fuori.
Certo, il paragone con chi stava prima:  Gelmini,  Frattini, Bondi, La Russa, Alfano ..


D'altronde, perchè le cose sarebbero dovute cambiare? Non sono cambiati i partiti, in mano alle stesse persone. Non sono cambiate le leggi per contrastare la corruzione, anzi, i reati sono stati tolti (si pensi al falso in bilancio) o depotenziati.
Non sono cambiati gli italiani, che ancora si devono rendere conto di due cose: i soldi persi nella corruzione, nell'evasione, negli sprechi della politica, sono soldi pubblici, cioè di tutti.
E che quei soldi, non torneranno più indietro, sono persi per sempre.
Con i soldi della corruzione non si costruiranno più ospedali e scuole, non si finanzieranno più borse di studio per premiare il merito.
I soldi buttati via con le grandi aziende di stato (Finmeccanica, la Rai, Fincantieri,Enit ..) potevano essere usati per fare investimenti in ricerca, per renderle più competitive, altro che articolo 18.
I soldi sprecati in grandi eventi (almeno le Olimpiadi a Roma ce le siamo risparmiate) potevano essere usati per mettere in sicurezza frane, fiumi, montagne.



L'hanno fatta franca loro, e ci abbiamo rimesso noi. Noi che avevamo firmato e votato per un parlamento pulito, per l'acqua pubblica (nuovamente rimessa in discussione) e per dire basta al finanziamento pubblico ai partiti.
E oggi, a 20 anni da Mani pulite, si vedono pochi spiragli di cambiamento.
Se l'emergenza è svuotare le carceri a breve, non togliere le leggi che intasano carceri e tribunali.
Se l'emergenza è punire i magistrati che si dicono "partigiano della Costituzione" (sanzione firmata da un esponente del PD e uno del PDl, "qual corrispondenza d'amorosi sensi").
Se l'emergenza è commissariare Sanremo perchè altrimenti Celentano parla.
Se l'emergenza è trovare chi ha passato le carte dal Vaticano ai giornalisti del Fatto.

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