Italia, paese di poeti, navigatori e
santi.....
I poeti, come gli artisti sono una razza in via di
estinzione, grazie all'operato di una classe politica che considera
la cultura come un costo che non fa mangiare.
Di navigatori e
santi si occuperà questa sera Report con le inchieste su Fincantieridi Giovanna Boursier e San Raffaele di Alberto Nerazzini.
“Report :Fuori
bordo” di Giovanna Boursier
Siamo in crisi, la domanda di nuove
imbarcazioni è in flessione e la ricetta degli amministratori
dell'azienda pubblica è scaricare questo costi sui dipendenti.
Dunque cantieri da chiudere, operai in mobilità che, grazie alle
future riforme della Fornero, significa un anno di sostegno e poi
…
Forse si potrebbe sfruttare questa crisi per ristrutturare
cantieri e strategie di Fincantieri (m lo stesso discorso si dovrebbe
fare per Finmeccanica), fare i conti con chi ha governato l'azienda
fino ad oggi (con strane assunzioni di familiari). Ma i nostri politici, e purtroppo anche i nostri
professori, sono persone che non amano fare i compiti. Meglio
scegliere la strada semplice. E i navigatori? Le navi per il
trasporto (non solo per le crociere)? Forse non ce li possiamo più
permettere.
Segue Sinossi:
Fincantieri è la grande industria
di Stato famosa nel mondo per la costruzione di grandi navi, comprese
quelle da crociera. Ha 8 cantieri sparsi tra nord e sud Italia,
alcuni sarebbero da ristrutturare, ma bisogna fare i conti con la
crisi che fa diminuire le commesse e dunque l'occupazione. Per questo
l'azienda e i sindacati, tranne la Fiom, hanno firmato accordi che
prevedono di far scattare la mobilità e la cassa integrazione per
3.640 lavoratori su un totale di circa 8.000 dipendenti. Ma poi ci
sono anche le migliaia di ditte d'appalto impiegate in tutti i
cantieri. Quando lavorano a pieno ritmo impegnano altri 30/40mila
lavoratori. Ma forse non sempre rispettando le regole. Per questo ci
sono inchieste aperte a Gorizia e Marghera perché alcune ditte
avrebbero evaso il fisco e sfruttato i lavoratori. Giovanna Boursier
è andata a vedere quello che accade in alcuni di questi cantieri,
per esempio a Monfalcone, un cantiere strategico per l'azienda, pieno
di ditte che lavorano in appalto e subappalto. A chi appartengono
queste ditte? Poi è andata anche a Genova Sestri, dove stanno
completando la costruzione di una nave e dove scarseggiano le
commesse. Ma a Sestri Ponente c'è da fare i conti anche con lo
spostamento degli stabilimenti. Il cosiddetto ribaltamento a mare,di
cui si discute da anni, è ancora alle fase della progettazione e
verrà finanziato dallo Stato per circa 70 milioni, anche se
Fincantieri non ha dato la garanzia di mantenere in piedi i suoi
stabilimenti. Report è andata a vedere anche dove sono finiti e come
vengono conservati i traghetti della Tirrenia, altra azienda pubblica
in crisi e commissariata.
L'anticipazione del servizio della Boursier su Reportime
Fincantieri, la giungla degli appalti (in famiglia)
I conti, le paghe tagliate e le ditte esterne L'ad Bono: cacciamo chi sfrutta gli operai - corriere.it (l'articolo di F. Caccia)L'anticipazione del servizio della Boursier su Reportime
"Com'è andata a
finire? LA DIVINA PROVVIDENZA"
Di
Alberto Nerazzini
San Raffaele, Santa Rita .. in Lombardia i
santi sono spesso legati agli scandali giudiziari della sanità
privata convenzionata col pubblico.
Il crac del S Raffaele è
avvenuto all'insaputa di chi, nel pirellone doveva controllare su
gestione e costi (visto che milioni di soldi pubblici sono finiti
nelle tasche del S Raffaele).
E ora non si può buttare il bambino
con l'acqua sporca: si deve salvare l'ospedale, la ricerca e
dell'ateneo dentro il polo sanitario, l'Università
Vita Salute .
A quasi quattro mesi dalla nostra
inchiesta «La divina provvidenza» torniamo sulle vicende legate al
collasso finanziario del San Raffaele di Milano. Nel frattempo di
cose ne sono successe, e tante: è morto il fondatore Don Luigi
Verzè, il Vaticano si è sfilato dalla gestione dell'ospedale, ed è
arrivato Giuseppe Rotelli, il re della sanità privata italiana che
non ha badato a spese per accaparrarsi le attività ospedaliere del
San Raffaele. Inoltre, il 19 marzo scorso la Procura di Milano ha
concluso la prima parte delle indagini per bancarotta e, lo stesso
giorno, i creditori del San Raffaele hanno votato sì alle condizioni
del concordato preventivo. Noi però cerchiamo di guardare avanti,
parlando dell'Università Vita Salute. Fondato da Don Verzè nel
1996, il piccolo ateneo del San Raffaele è un ente
amministrativamente indipendente dalla Fondazione del Monte Tabor.
Eppure ha sempre interagito con l'ospedale grazie a una convenzione
che difficilmente potrà essere rinnovata da Gruppo San Donato di
Rotelli alle stesse condizioni, poiché la gran parte dei costi
dell'università ricadevano sulle spalle dell'ospedale. Quindi cosa
potrà accadere, visto che gran parte dei medici e dei ricercatori
dell'ospedale sono dipendenti dell'università? Una speranza però
arriva dalla Svizzera: la Fondazione Marcus Vitruvius, costituita ad
hoc per finanziare l'università del San Raffaele. Con quanti soldi?
Addirittura con un miliardo di dollari. Domenica raccontiamo la
storia della Fondazione Marcus Vitruvius. E nella nostra inchiesta
c'è spazio anche per un'altra Fondazione, quella della maga Ester
Barbaglia che da anni dice di voler donare tutto il suo patrimonio
all'Opera di Don Verzè.
Nessun commento:
Posta un commento
Mi raccomando, siate umani