Nessuno io mi chiamo; nessuno è il nome che mi danno il padre e la madre e inoltre tutti gli amici
04 ottobre 2012
Diaz
Mi sono visto il film di Daniele Vicari, Diaz. E' stato uno choc.
Certe cose, prima di ieri, le avevo viste solo nei film sui nazisti: l'eliminazione del ghetto di Plascow, da parte delle SS del tenente Amon Goth, in "Schindler's List".
Qui, i cattivi, i sadici, i torturatori, sono italiani come noi, con la divisa della polizia italiana.
Che hanno picchiato selvaggiamente.
Che hanno deriso e violato l'intimità di persone che erano sotto la loro custodia.
Persone marchiate col pennarello (niente tatuaggio sull'avambraccio).
Non è solo una vergogna, il massacro alla Diaz e le torture di Bolzaneto.
Quel film, quelle immagini, hanno fatto il giro del mondo.
A fare giustizia non è intervenuta la polizia stessa. Nemmeno la politica.
Come in altri casi, è stata la magistratura a fare da supplente, decapitandone i vertici.
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