Ha lanciato un ultimo messaggio su Twitter prima di venir portato via: «Stanno entrando ora in casa con un procuratore, mi arrestano. Diffondete la notizia». Le manette per Costas Vaxevanis, giornalista investigativo greco, sono scattate ieri. È accusato di violazione della privacy, dopo che il magazine Hot Doc, da lui diretto, ha pubblicato sabato una lista di 2.059 nomi di cittadini greci che hanno depositato soldi in Svizzera evadendo il fisco.
Nomi importanti: funzionari pubblici, armatori, editori, giornalisti, diversi uomini d’affari, ex ministri e pure un consigliere strettissimo del premier Samaras. Appena saputo del mandato d’arresto nei suoi confronti, Vaxevanis ha scritto: «Invece di arrestare gli evasori e i ministri che hanno avuto in mano la lista, cercano di arrestare la verità e la libertà di stampa».
Nessuno io mi chiamo; nessuno è il nome che mi danno il padre e la madre e inoltre tutti gli amici
29 ottobre 2012
La caccia all'evasione
In Grecia il giornalista che si è permesso di pubblicare la lista degli evasori greci, la "lista Lagarde", è stato arrestato per violazione della privacy:
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Mi raccomando, siate umani