02 ottobre 2012

Le intenzioni di voto

Ieri sera guardavo le intenzioni di voto degli italiani e mi chiedevo: ma possibile?
I sindaggi dicono che in testa ai sondaggi ci sono Mario Monti (bis) e poi Matteo Renzi. Dietro a pari merito Bersani e Berlusconi.
E lì ho pensato, povero Bersani .. anni a fare opposizione (presunta) a Berlusconi, a far finta di osteggiare le leggi ad personam, scudi fiscali, bavagli alla stampa.
Ingoiare i diktat di Marchionne, appoggiare il TAV in Val di Susa (e inimicarsi tanti italiani che non hanno sveglie al collo nè interessi nelle grandi opere), avvicinare Casini per avvicinarsi alla stanza dei bottono. Appoggiare incondizionatamente Monti, la riforma delle pensioni e poi la riforma del lavoro con lo strappo alla Fiom.
Per poi vedersi superato a destra da un candidato che sta più a destra di lui.

Che abbia veramente ragione Mussolini? Che è inutile governare gli italiani, tanto.
Oppure le cose sono ancora più complicate: i sondaggi danno in testa Monti, ma dicono anche che sarà alta l'astensione e le schede bianche.
Dunque ci aspettiamo un plebiscito per il professore da una minoranza degli italiani?
Altro che maggioranza solida. Sarà una maggioranza che non ha il consenso degli elettori e pure a sovranità limitata.
Per la famosa agenda Monti.
Oggi Meletti su Il fatto spiega in cosa consisterà questa famosa agenda: saranno tutti i decreti attuativi che ancora devono essere approvati per i decreti legge con cui questo governo avrebbe messo in sicurezza il cavallo.
Salva italia, cresci Italia, spending review:

LE CENTINAIA di decreti attuativi sono l'acqua in cui è dolcissimo, per il dirigente ministeriale, naufragare. Sono talmente tanti da concedere di fatto a ministri e burocrati la più ampia discrezionalità su cosa attuare e cosa dimenticare. Esempio: il decreto Cresci Italia prevedeva che finalmente la Chiesa avrebbe pagato l’Imu sugli immobili non destinati al culto. Ancora non c'è il decreto attuativo. E la super anagrafe dei conti correnti bancari che doveva aiutare la lotta all’vasione fiscale? Si attenda un parere dell’Autorità per la Privacy. E i decreti attuativi della semplificazione? Prima devono essere formulate le linee guida.

Però, quando vogliono, corrono. Il decreto attuativo per i cosiddetti project bond è arrivato alla velocità della luce. Serve a chi costruisce grandi opere di cemento per indebitarsi più facilmente procurandosi una bella garanzia di qualche ente o società statale, come la Cassa Depositi e Prestiti o la Sace. Se le cose vanno male, paga Pantalone. È il provvedimento che apre la strada a miliardi di nuovo debito pubblico. Sobriamente il ministro dell'Economia Vittorio Grilli e il vice ministro per le Infrastrutture, Mario Ciaccia, si sono precipitati a firmarlo, sfidando la calura del 7 di agosto.

Un consiglio a Bersani: almeno sul disegno di legge anticorruzione faccia la cosa giusta. Non accetti nessun compromesso al ribasso.
Così come con Penati. Dia il buon esempio.

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