Nessuno io mi chiamo; nessuno è il nome che mi danno il padre e la madre e inoltre tutti gli amici
16 novembre 2012
Servizio pubblico - ricchi e poveri
In una puntata in cui si doveva parlare delle crescenti diseguaglianze tra ricchi e poveri, delle tensioni sociali cui la politica non da risposta (come non da risposta ai problemi dei ragazzi scesi in piazza a protestare), mi chiedo che senso abbia avuto l'invito a Briatore. Un piccolo Marchionne, capace solo di insultare la giornalista che gli chiedeva delle ombre dle suo passato (le condanne, la fuga, lo yacht).
Forse anche Santoro, che pure ha preso le difese del boss e non della "maestrina" Costamagna, sta cercando crediti da qualche parte ...
La crisi in Italia? Secondo Briatore è colpa della palude, che inghiotte anche quelli come Berlusconi che vorrebbero cambiare le cose. La burocrazia, i politici attaccati alla poltrona, la Costituzione scritta nel 1945 (sarebbe il 46, ma fa niente) e dunque da rottamare ...
Le pensioni da 500 euro una vergogna. Il sistema del fisco un Dracula che succhia risorse senza dare niente.
Lo sa Briatore che se in Italia ci sono troppe tasse è anche perché c'è un'alta evasione? Che la Costituzione americana è ancora più vecchia? Che oramai nemmeno più la Polonia e la Serbia possono essere più conveniente per imprenditori che cercano il costo del lavoro più basso. Oramai le aziende si spostano in paesi come il Vietnam e la Thailandia.
E anche il discorsetto sui suoi dipendenti, poteva risparmiarselo: che stipendi hanno le sue 1400 persone? Mi chiedo che diritti hanno queste persone? Possono prendersi un mutuo?
Lo sa che in Italia, se sei precario il mutuo non te lo fanno?
Mica si può sempre dare la colpa ai sindacati, poi: il caso Pomigliano è emblematico. Alla fiat è stato concesso tutto, ma gli investimenti sono rimasti sulla carta.
Il problema dell'Italia è l'assenza di rinnovamento, un sistema industriale (che sta sparendo per i grandi gruppi) fatto di relazioni e non di prodotti e innovazione. La corruzione che è sistema, l'alta evasione, un debito pubblico che è pure aumentato coi tecnici e che è la nostra zavorra.
Le lobby, le cricche, le P2 e le P3, la partitocrazia e i nepotismi.
Zingales ha anche ragione a chiedere il mercato in questo paese: ma sbaglia quando se la prende con chi protesta per chiedere sussidi. A Taranto i soldi che arriveranno sono solo per la messa in sicurezza della città.
Nel Sulcis gli incentivi erano per l'energia, con cui l'Alcoa (come tutte le altre imprese del settore) poteva pagare meno sulle bollette.
Che forma vogliamo dare a questo paese? Quella di un resort come a Malindi?
O la patria del liberismo, dove senza nuovi posti di lavoro, appena sei licenziato, sei fuori per sempre?
Gli interventi degni di nota quelli del sindacalista della Fiom Landini e della giornalista Nunzia Penelope. Di fronte ai fatti, ogni commento è superfluo: le tasse per il 90% sono pagate da reddito dipendente. E in Italia, solo 682 persone dichiarano più di 1 milione di reddito.
E gli altri? La ricchezza degli italiani è stimata in 9000 miliardi circa, più di 4 volte il debito.
Ma tassare la ricchezza è difficile, ha spiegato il presidente Monti, per il rischio che questi scappino all'estero.
Più facile aumentare l'Iva, tagliare il welfare, aumentare l'età pensionabile.
L'intervento di Travaglio.
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