14 aprile 2014

Report - Il caso RCS e il piano carceri

Riviste chiuse o cedute. Il palazzo storico di via Solferino deve essere venduto per fare cassa e ripianare i debiti. Nelle casse di Rcs sport sono sparite decine di milioni di euro.
Chi controlla? Non si capisce. Dove sono finiti quei soldi? Forse nelle manifestazioni sportive, dove girano tanti soldi.
Chi paga la crisi di RCS? Per il momento, chi lavora nel giornale.
Per i manager, i soldi dei bonus ci sono.

E se il direttore del giornale più importante d'Italia critica la scelta del manager Scott jovane, ecco che il problema diventa lui.
L'inchiesta di Giovanna Boursier tratterà della crisi di Rcs, del futuro del gruppo editoriale e della questione del conflitto di interesse al suo interno.
Cominciando dall'intervista all'ex amministratore di Intesa San Paolo, azionista RCS nonché banca debitrice .
Boursier: “Il conflitto di interesse?”
Passera: “Elabori un attimo”.
Fermiamoci un attimo: che bisogno c'è di elaborare? È normale o no che una banca stia da una parte e dall'altra degli investimenti di un'azienda?
Passera: "La prima cosa da risolvere è la trasparenza, chiaro a tutto cosa uno è, cosa uno ha, cosa uno fa ..".

In Italia è normale che il capo di una banca entra in politica e fa programmi, come successo nel governo Monti.
Che il capo di una banca che sia stato anche azionista di un giornale che poi dovrebbe parlare della stessa nei suoi articoli.
Ma i problemi di RCS nascondo dai debiti che ha contratto (con Intesa), per cattivi investimenti del passato: anche di questo si occuperà il servizio che ha intervistato tutti gli attori della vicenda. De Bortoli, Marchionne (la Fiat è dentro i giornali Corriere della sera e La Stampa, per avere una stampa amica?), Passera, Della Valle e Pietro Scott Jovane

La scheda della puntata “La battaglia di via Solferino”
Rcs Mediagroup - che vuol dire soprattutto Corriere della Sera, il principale quotidiano italiano - è in crisi e indebitata fino al collo. Nel 2007 aveva comprato uno dei più grandi gruppi editoriali spagnoli, Recoletos, tutto a debito e cash: un'operazione controversa, con un prezzo troppo alto, 1 miliardo e 100, e poi arriva la crisi e a fine 2012 Rcs si ritrova con 800 milioni di debiti in scadenza con le banche, capofila Intesa Sanpaolo, che di Rcs è anche azionista. Per rifinanziare le banche concordano un aumento di capitale e la vendita di asset.

Per questo i soci a luglio han versato 400 milioni, e a dicembre Rcs ha venduto la sede del Corriere della Sera per 120 milioni. Tra molte polemiche: sul prezzo e su come è stata gestita l'operazione. Anche il direttore, Ferruccio De Bortoli, era contrario.

Come lo è adesso sulla richiesta dell'amministratore delegato Pietro Scott Jovane di un bonus per il risultati. Per non avallare, dice, "ulteriori sacrifici a danno della testata più influente del paese". Una presa di posizione che non sarebbe piaciuta alla dirigenza, che starebbe meditando un cambio di direzione. Sul Corriere e Rcs, Giovanna Boursier ha intervistato oltre al direttore De Bortoli, l'Ad Rcs Pietro Scott Jovane, Diego Della Valle, Sergio Marchionne.Si parla anche di Intesa Sanpaolo, la banca di sistema: il nuovo Ceo Carlo Messina dichiara: "dismetteremo le partecipazioni costose. Comprese Alitalia e Telecom, e anche Rcs".


Anticipazione Reportime



La seconda inchiesta di questa sera parlerà del piano carceri e sarà a cura di Claudia di Pasquale:
In Italia le carceri sono ben 206 e ospitano circa 60mila detenuti quando i posti effettivi sono poco più di 43500. Entro il prossimo 28 maggio l'Italia dovrà risolvere il problema del sovraffollamento se vuole evitare la multa della Corte europea dei diritti dell'uomo. In ballo ci sono 100 milioni di risarcimenti ai detenuti che vivono in condizioni degradanti. Intanto ecco come stanno messe le carceri e che cosa è stato fatto in questi anni per realizzare nuovi posti detentivi.

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