27 maggio 2014

Le regole

Ieri, a mezzogiorno, ho seguito la conferenza stampa di Renzi: mi sono piaciuti i toni e anche le argomentazioni. 
Ecco, magari va ricordato che le mezze riforme così come sono non vanno proprio bene.
Che ora più che mai salirà la posta richiesta da B. per andare avanti assieme.

Ma su una cosa Renzi dovrebbe fare in fretta più di altre: è passato quasi un mese dal blitz sui manager di Expo. Che fine han fatto i super poteri a Cantone?
E la famosa proposta di legge anti corruzione, con il tanto reclamato falso in bilancio, blocco della prescrizione, reato di autoriciclaggio?
E poi, van bene gli 80 euro, il cronoprogramma sulle riforme, la richiesta di cambio di marcia in Europa. Ma sarebbe più credibile se iniziassimo a mettere mano alle regole del gioco.
Le authority di vigilanza stanno facendo il loro lavoro?
Dai casi Unipol-Sai non sembrerebbe.
L'inchiesta sulla banca Carige è un altro esempio: tiri un filo e viene fuori tutto, la curia, i banchieri, i contatti con la magistratura.

E la politica riesce a fare pulizia al suo interno senza che intervenga prima la magistratura?

Greganti era iscritto al PD (sempre quello votato dal 40% degli italiani) ed è stato vicino al gruppo dirigente di Torino.
Per non parlare del caso dell'ex ministro Scajola che ha fatto fuggire il latitante. Che forse sapeva dei rischi che correva Biagi e non ha fatto nulla.
Del ministro dell'ambiente coinvolto in un'inchiesta per corruzione, legata ai finanziamenti per progetti di riqualificazione ambientale all'estero.
Insomma, sarebbe tutto più credibile, se ci fosse dentro qualcosa di più concreto.
Che riguarda le regole del sistema e il loro rispetto.

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