Il gioco di prestigio ha funzionato ancora, non fatevi ingannare: quella di ieri non è stata la giornata "epocale" in cui il governo in carica presentava le sue riforme.
Ieri, alla fine, abbiamo assistito solo alla presentazione di un sito: carino, interessante, col countdown che mostra il tempo che manca.
Ma sempre un sito rimane.
Nemmeno Berlusconi era riuscito a focalizzare una intera conferenza stampa dell'esecutivo su un evento mediatico in questo modo.
D'altronde a Berlusconi non era riuscito nemmeno di toccare l'articolo 18, di bloccare la pubblicazione delle intercettazioni, di trasformare il Senato in un organo di nominati.
Tutte cose che i governi amici stanno portando avanti per lui, stando bene attenti a non mettere il becco nei suoi affari: le tv, i conflitti di interesse, la giustizia (se escludiamo l'incandidabilità della Severino).
Tutte cose che non troveremo sul sito "passo dopo passo", che invece conterrà le slide, le immagini con il segno di spunta: "fatto".
Vi ricorda qualcosa?
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Mi raccomando, siate umani