Ho seguito lo spoglio delle schede per
l'elezione del presidente della Repubblica ascoltando la radiocronaca
di Radio popolare.
Mattarella, S. Mattarella, onorevole Matarella .. bianca, Imposimato..
Mattarella, S. Mattarella, onorevole Matarella .. bianca, Imposimato..
Le correnti del transatlantico hanno
marcato la loro scheda, per esprimere la loro obbedienza: questa
volta, diversamente da due anni fa, la disciplina di partito ha
prevalso.
Il nome che Renzi ha proposto al suo
partito (suo in tanti sensi) è diventato l'unico candidato: Alfanoha chinato la testa venerdì, Berlusconi ha resistito (almeno sulla
carta) fino a sabato.
Ma i numeri parlano chiaro. Berlusconi
non tiene il partito e lo stesso vale per Alfano: erano tutti
sorridenti in aula, oggi. Le vittorie si sa sono di tutti.
Ma di certo questa elezione segna un
cambiamento nei modi e nella sostanza delle istituzioni.
Una volta era il presidente della
Repubblica che sceglieva il premier, oggi è avvenuto il contrario.
E' il presidente del Consiglio che impone un nome alla sua
maggioranza.
Presidente di una maggioranza concessa da una legge elettorale che la Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale. Dove sedeva fino a ieri l'attuale presidente.
Presidente di una maggioranza concessa da una legge elettorale che la Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale. Dove sedeva fino a ieri l'attuale presidente.
A Palazzo Chigi e al Quirinale ora sono
seduti esponenti cattolici provenienti dall'area popolari, ex Dc: il
primo a capo del maggior partito del (dicono) centrosinistra. A guida
un governo che vara riforme di destra (ricalcando quelle proposte nel
passato dalla nostra destra berlusconiana) secondo un patto del
nazareno.
Al Quirinale si insedierà un politico
che ora è lodato da tutti ricordandone il fratello morto (non
l'altro in rapporti col cassiere della Magliana) che dovrà poi
firmare sull'Italicum e sulle altre riforme.
Vedremo.
Siamo alla terza repubblica?
Il partito unico di governo schiaccia le opposizioni, che pure si sono lasciate ai margini. Il M5S che pure ha ricevuto il nome di Mattarella all'ultimo, si è intestardito su Imposimato: il partito più internettiano si è rivelato il partito più ingessato. A destra Renzi si ritrova un'opposizione lepenista, in ascesa nei sondaggi (se vogliamo credergli), inconcludente nel paese.
Il partito unico di governo schiaccia le opposizioni, che pure si sono lasciate ai margini. Il M5S che pure ha ricevuto il nome di Mattarella all'ultimo, si è intestardito su Imposimato: il partito più internettiano si è rivelato il partito più ingessato. A destra Renzi si ritrova un'opposizione lepenista, in ascesa nei sondaggi (se vogliamo credergli), inconcludente nel paese.
Va dato atto a Renzi di aver fatto una
mossa politicamente azzeccata, con Mattarella. Riunendo partito e un
pezzo di opposizione, mettendo B. all'angolo. Altro che Amato, l'uomo
che piaceva a B. e ai giovani turchi (giovani per modo di dire si
intende).
Speriamo che nei prossimi mesi voglia
continuare a fare il politico, il che significa anche mediare,
ascoltare, rinunciare alle proprie posizioni. Trovare mediazioni.
Quello che era la DC morotea, che oggi
torna in voga.
Certo, da cui a dire che è finito il
nazareno, ce ne passa.
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