20 febbraio 2015

I soliti noti

Oggi è il giorno atteso da anni. Il #JobsAct rottama i cococo cocopro vari e scrosta le rendite di posizione dei soliti noti #lavoltabuona
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 20 Febbraio 2015
Ecco, vorrei sapere cosa intende il nostro grande narratore, quando parla di soliti noti.
Si riferisce forse ai nomi degli italiani finiti sulla lista Falciani?
Come il cantautore Paoli e il manager Briatore (che aveva intestato 36 ml alla cuoca)

Si riferisce forse agli imprenditori che inquinano il territorio (come a Taranto) e poi, quando arriva finalmente la magistratura, lasciano tutto nelle mani dello stato?

Si riferisce magari a quei consiglieri Rai, o ai membri dell'Authority sulle telecomunicazioni, che condizionano l'informazione assecondando i voleri del potente di turno?

O forse i soliti noti sono i signori della bustarella, delle mazzette, per i grandi appalti pubblici?

Di certo c'è che i co co pro non sono stati rottamati, ma cambieranno di nome.
Che dietro il giorno atteso da anni c'è un piccolo inghippo, una postilla di cui parla Gilioli sul blog: il decreto attuativo sul jobs act rende possibile il demansionamento del dipendente. Di fatto, viene legalizzato il mobbing.
Di certo io, come altre migliaia di italiani (gufi e rosiconi, certamente) non aspettavo con ansia questa riforma

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