Vivo in un piccolo paese della Brianza, 9 mila abitanti, 7 mila elettori, molti dei quali pendolari che si alzano la mattina per lavorare altrove e tornare alla sera, a casa, a guardarsi la TV.
Come tanti altri, sono finito in un gruppo whatsapp per il controllo del territorio, per la sicurezza ..
Se uno legge i giornali locali, la mattina, e scorre i titoli, trova quasi sempre le stesse notizie: i ladri che entrano in casa, ladri fatti scappare con le minacce, con la forza.
E' così che si alimenta la percezione della paura, ogni giorno: i ladri in casa ci sono sempre stati, come i ladri d'auto. E continueranno ad esserci, purtroppo. Nessuno vuole sottovalutare un problema che esiste e che condiziona la vita delle persone. Come quando ti entra un ladro in casa e poi, ti rimane la paura dentro. La crisi ha spazzato via tante fabbrichette della zona, molte delle case costruite rimangono invendute, sulle vetrine dei negozi spesso si trovano cartelli con "affittasi".
La crisi ha probabilmente accentuato anche questi reati, ma di sicuro ha accentuato la reazione "nervosa" delle persone: i comuni e le istituzioni in generali avrebbero dovuto dare una risposta. Non accentuando la percezione di pericolo, non incentivando la giustizia fai da te.
Si sono installate telecamere, quando si è potuto e quando c'erano i soldi. Soldi che sarebbero serviti ad illuminare vie e piazze buie.
Che spesso sono rimaste. Pochi soldi e dunque anche il presidio di vigili e forze dell'ordine è diminuito.
Così, siamo arrivati ai gruppi su whatsapp, a Brianza sicura.
Ieri mi è arrivata una comunicazione su cellulare, che racconta bene quale sia la situazione: un utente segnalava due tipi strani che passeggiavano nel paese, con fare sospetto. Uno aveva pure il cane.
State attenti ..
Chiamate il 112 ..
Ehi, ma uno di questi sono io ..
E ho detto tutto.
Siamo diventati tutti esperti di targhe rubate, basta consultare il sito del ministero.
Che articolo meraviglioso. Degno della migliore commedia all'italiana(che io adoro) .Bravo.
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