14 aprile 2016

Avvocati

In Passeggeri notturni (Einaudi ed), Gianrico Carofiglio dedica uno dei 33 racconti brevi agli avvocati, riportando alcuni esempi assurdi di interrogatorio in tribunale: molti li trovate anche in rete (qui per esempio)  
A: Si ricorda l'ora in cui ha esaminato il corpo? 
T: l'autopsia è iniziata attorno alle 20:30 
A: E il signor Dennington era morto? 
T: No, era sdraiato sul tavolo desideroso di sapere perché gli stavo facendo un autopsia!  
A: Può fornirci un campione di urina? 
T: Lo posso fare sin da quando ero piccolo!  
A: Dottore, prima di eseguire l'autopsia, ha controllato la presenza del battito cardiaco? 
T: No. 
A: Allora ha controllato la pressione del sangue?T: No. 
A: Ha controllato se respirasse? 
T: No. 
A: Allora è possibile che il paziente fosse vivo quando ha cominciato l'autopsia? 
T: No. 
A: Come può esserne così sicuro, dottore? 
T: Perché il suo cervello era in un contenitore sulla mia scrivania. 
A: Ma è tuttavia possibile che il paziente possa essere stato ancora vivo? 
T: Sì, è possibile che fosse vivo e che stesse facendo l'avvocato da qualche parte! 
Morale del racconto?
A volte è meglio non accanirsi troppo nel controesame di un perito, in un Tribunale, per non fare figuracce.

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