13 maggio 2016

Sulle regole


E le foibe?...

Gli avvisi di garanzia e le inchieste che coinvolgono (e non da ora) gli amministratori locali anziché far partire una discussione sulle regole della poltiica rinfocolano solo il tifo da curva su dimissioni e attacchi.
Così il M5S accusa il Pd di aver un'arrestato al giorno, tutti che si dovrebbero dimettere, senza aspettare condanne (in primo grado? In Appello?).
E nel PD ribattono rispondendo e Quarto? E Livorno? E Parma?

Un sindaco si dovrebbe dimettere al solo ricevere di un avviso di garanzia? Allora basterebbe un esposto dalla minoranza per farlo fuori (siccome vige l'obbligatorietà dell'azione penale).
La condanna in primo grado? O in appello? Oppure bisogna aspettare la Cassazione?
Ma se così fosse, come ci metterremo al riparo da errori giudiziari (in caso di condanna)? Si rischia di fa rfuori per sempre un politico, visti i tempi lunghi della politica.
E poi, quante volte abbiamo sentito di storie di sindaci o amministratori (o senatori) assolti (o non indagati) ma che comunque hanno tenuto comportamenti criticabili?
Il senatore che incontra il boss.
La sindaca di Quarto che non denunciò ai pm  del tentativo di minacce (e che ora governa col PD).
Il sindaco di Viggiano e le assunzioni nell'Eni per gli amici.
Il capogruppo del M5S di Alessandria arrestato per un furto in un armadietto. 
Il sindaco di Lodi e la sua concessione su misura.

In assenza di regole, ognuno può dire la sua, per cui quando indagano uno dei tuoi ci si trincera dietro la presunzione di innocenza, che non c'entra niente, visto che riguarda gli aspetti penali. Oppure a tirar fuori il codice interno, come il M5S sul caso Nogarin (indagato per una bancarotta nel futuro).
Se indagano o condannano un altro sono tutti a puntare il dito: dimissioni! dimissioni!

Che le regole siano ormai un peso, lo racconta anche il caso Sala (un caso solo per alcuni giornali): la strana storia del commissario Expo (e consigliere della Cassa depositi e prestiti) che avrebbe presentato le dimissioni per tempo a Palazzo chigi ma che ha continuati a firmare documenti ufficiali per Expo anche dopo.
Ed è anche rimasto nel CDA di Cdp che, tramite il fondo strategico, possiede un pezzo di F2I che controlla Sea, la società del comune di Milano che Sala sindaco vorrebbe vendere ..

E le regole?
L'altro giorno in metropolitana il personale ATM controllato l'abbonamento alle persone: a quelle regole, per il popolino, non si scappa.
Se vuoi fare il sindaco, puoi fare un po' come ti pare.  
Così i garantisti di ieri (nel PDL) diventano oggi i forcaioli, ma senza esagerare che non si sa mai.
I giustizialisti sono diventati garantisti, con un ribaltamento di ruoli (basta intercettazioni, giustizia ad orologeria, complotto dei magistrati, guerra politica magistratura) che farebbe anche sorridere. 

E il tifo da stadio va avanti.

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