Chi ha ucciso Giulio Regeni?
Chi aveva paura del suo lavoro da
dottorando in Egitto? Nell'Egitto del dittatore Al Sisi, che è anche
un partner commerciale importante per la politica energetica
(leggetevi il libro sull'Eni, Lo stato parallelo) del nostro paese.
Queste le domande che l'inchiesta di
Presa diretta si farà nel corso del servizio di questa sera.
Se fosse un giallo, sarebbe una storia
che piacerebbe poco ai lettori.
Un morto. Un responsabile facilmente
individuabile. Una prima versione dei fatti imbarazzante e poco
credibile.
Gli investigatori che, almeno
inizialmente, si muovono con cautela.
E poi quando iniziano a chiedere agli
investigatori ufficiali dati e informazioni, incalzati
dall'indignazione delle persone che chiedono giustizia e verità,
vengono subito stoppati.
Chi leggerebbe un libro con una storia
del genere, senza nessun finale, dove ogni tentativo di avvicinarsi
ai responsabili si infrange contro un muro di gomma?
Già, il muro di gomma, come la
metafora inventata per il caso Ustica, uno dei misteri d'Italia, o
forse sarebbe meglio dire dei segreti d'Italia.
E il caso Regeni, nonostante le
ripetute rassicurazioni del governo italiano, rischia di diventare
questo. Un altro segreto italiano.
Una storia che deve finire nell'oblio,
perché non interessa a nessuno andare avanti a scavare.
Nell'oblio la morte di un ragazzo
italiano che stava compiendo degli studi in Egitto, l'oblio sui
depistaggi
del governo egiziano e della polizia egiziana, l'oblio sul rifiuto di
collaborazione da parte dell'università inglese per cui Giulio
lavorava. L'oblio sulle torture. L'oblio sulle menzogne.
Questa sera in esclusiva Presa diretta
manderà in onda l'intervista al colonnello Afifi
(oggi in esilio) di Giulia Bosetti, una delle persone che
sostiene di conoscere la verità sulla morte di Giulio: "Regeni
è stato arrestato e torturato da poliziotti in borghese e da uomini
dei servizi segreti perché sospettavano che fosse una spia straniera
che stava svolgendo attività di spionaggio in Egitto".
I
giornalisti hanno raccolto diversi dubbi sulla deposizione del leader
del sindacato degli ambulanti a Il Cairo: a parlare è il giornalista
egiziano Ahmed Ragab "Mohammad quando l'ho
intervistato, ha parlato male di Giulio, dicendo che sospettava che
fosse una spia straniera e che per questo i loro rapporti si erano
deteriorati. Questo è una bugia, perché è stato Giulio Regeni
invece ad allontanarsi da lui, dopo che Mohammad Abdallah gli aveva
chiesto del denaro. Ho saputo che Mohammad Abdallah chiedeva
continuamente a Gulio Regeni soldi, cellulari, viaggi, regali. Io
penso che sia stato Muhammad Abdallah a denunciare Giulio".
Infine,
l'intervista ai genitori di Giulio: “tutti ci chiedono di
andare avanti” hanno
raccontato di fronte a Riccardo Iacona.
Un'inchiesta
importate, a cui Giulia Bosetti ha lavorato per cinque mesi. Come
spiega lo stesso Iacona nella presentazione del servizio sul
Fatto Quotidiano:
".. le nostre sono sempre inchieste-evento perché bisogna legare insieme tutto ciò che non capiamo e ci getta nel panico, la cronaca e la crisi economica e le guerre, ora anche il terremoto. Le cose vanno capite in profondità, non possiamo rimanere schiacciati da un racconto di superficie che fomenta le paure della gente e riempie, anche di voti, i serbatoi degli xenofobi".
TERREMOTO ZERO PREVENZIONE.
Nel
corso della puntata si parlerà anche d'altro: un'intera pagina sarà
dedicato al terribile terremoto del 24 agosto in centro Italia. Presa
diretta si era occupata di terremoti, di ricostruzione e delle norme
antisismiche (non sempre rispettate) nelle precedenti puntate
dedicate al terremoto del 2009 a L'Aquila.
Iacona
e i giornalisti della trasmissione sono andati ad Amatrice e negli
altri luoghi colpiti dalle scosse: in questi piccoli comuni ci sono
state quasi le stesse vittime del terremoto dell'Aquila (che furono
309). Come è possibile tutto ciò? Come si è costruito in questi
comuni? Ci sono state morti che potevano essere evitate?
Perché
in Italia si parla di prevenzione solo DOPO che avvengono le
tragedie?
Si può
parlare di una tragedia annunciata?
LA
RESISTENZA VERDE.
Infine,
una storia positiva: il successo dell'impresa di Daniela
Ducato, nel Sulcis
che in pochi anni è passato dalle miniere alla miseria.
Con la
sua impresa di bio edilizia, trasforma le eccedenze delle lavorazioni
agricole, in materiali per l'edilizia.
Il
servizio è di Danilo Procaccianti e sul sito dell'Unione
Sarda trovate un'anteprima:
Sarà Daniela Ducato, la protagonista della storia positiva della prima puntata della nuova stagione di Presa Diretta, la trasmissione di inchiesta in onda domani su Raitre.A incontrare l'imprenditrice è stato il giornalista Danilo Procaccianti, autore del servizio "La resistenza verde" che verrà trasmesso domani in chiusura del programma di Riccardo Iacona.Daniela Ducato ha avuto una grande intuizione: trasformare le eccedenze delle lavorazioni agricole in materiali per l’edilizia. Qualche esempio?“Dalle eccedenze del latte si ottengono collanti per le pareti; dalla lana delle pecore isolante termico; dalla sottolavorazione dell’olio d’oliva un prodotto che va a dare fortificazione alla malta.La storia nasce nel Sulcis, uno dei territori più poveri d’Europa con più di 30.000 disoccupati su 135.000 abitanti.Abituata alla cultura della “resistenza e non dell’assistenza” Daniela ha fondato l’associazione Casa Verde CO2.0, una rete di decine di aziende – in Sardegna ma anche nel resto d’Italia – unite dai valori della bioedilizia. Una filiera che sta producendo centinaia di nuovi posti di lavoro e prodotti richiesti in tutto il mondo.L’ultimo nato è il disinquinante Salvamare Geolana SeaCleanup, un ‘mangia petrolio’ in pura lana nato grazie alla collaborazione con l’Università degli Studi di Cagliari, in particolare con i dipartimenti Scienze Biomediche e di Ingegneria Sanitaria.
La scheda:
Riparte PRESADIRETTA di Riccardo Iacona, dal 29 agosto ogni lunedì in prima serata. Nella prima puntata ci sarà una pagina straordinaria, dedicata alla tragedia che ha colpito il centro Italia: TERREMOTO ZERO PREVENZIONE. Riccardo Iacona è stato ad Amatrice e negli altri comuni colpiti a raccontare la cronaca delle scosse che continuano, la cronaca di una tragedia annunciata. Perché ancora una volta si torna a parlare di prevenzione solo dopo la tragedia? Nei piccoli comuni colpiti il numero dei morti ha quasi raggiunto quello causato nel 2009 dal terremoto dell’Aquila, all’epoca un Comune di quasi 80mila abitanti, dove i morti furono 309. Perché tante vittime anche oggi nonostante il sisma abbia colpito piccoli e piccolissimi centri? Quanti morti potevano essere evitati?Un nuovo ciclo di PRESADIRETTA, 5 puntate con diverse inchieste ogni settimana, che toccheranno i temi più caldi dell’attualità e alcune tra le tematiche care a PresaDiretta. Una nuova stagione ancora più ricca e combattiva.Si comincia con un’importante inchiesta, CHI HA UCCISO GIULIO REGENI? e con un’ESCLUSIVA: l’intervista di Riccardo Iacona a PAOLA e CLAUDIO REGENI, genitori di Giulio il giovane ricercatore italiano di 28 anni sequestrato e ucciso in circostanze ancora misteriose al Cairo. E’ la prima volta che parlano con un giornalista e la loro è un’intervista importante, perché quella di Giulio è una morte ancora senza colpevoli. “Abbiamo bisogno della politica italiana. Noi dobbiamo arrivare alla verità diretta, vera, non finta” (Paola Regeni).Con l’inchiesta CHI HA UCCISO GIULIO REGENI? PresaDiretta dunque, prova a raccontare la personalità del ricercatore italiano barbaramente ucciso e a ricostruire cosa è accaduto davvero in Egitto. A chi può aver dato fastidio il lavoro di Giulio Regeni? Chi ha voluto che fosse catturato e torturato? Quanto conta per l’Occidente l’Egitto, come ago della bilancia nel tormentato scacchiere mediorientale? Quali speranze abbiamo di ottenere la verità?PRESADIRETTA ha lavorato mesi per ricostruire i fili di questa storia, per gettare luce su un terribile omicidio sul quale dalle autorità egiziane, a sette mesi dal ritrovamento del corpo, non e’ arrivata alcuna verità, semmai tanti depistaggi. L’inchiesta e’ stata girata tra l’Italia, gli Stati Uniti, la Turchia, la Gran Bretagna ed e’ ricca di testimonianze, documenti e interviste in esclusiva. PRESADIRETTA è andata in Egitto, al Cairo, per raccogliere la testimonianza degli amici di Giulio Regeni e ha ricostruito nel dettaglio il lavoro di ricerca svolto dal giovane italiano. Un lavoro molto duro e pericoloso in un contesto, come quello egiziano, dove la libertà di stampa è limitata e dove la violazione dei diritti civili e umani è costante e quotidiana.E per chiudere una storia positiva, una storia bellissima. L’abbiamo chiamata RESISTENZA VERDE , perché la protagonista, la signora Daniela Ducato Cavaliere della Repubblica per meriti ambientali, con le sue idee “verdi” sta dando da lavorare a centinaia di persone. E questo accade in Sardegna, nel Sulcis, dove la disoccupazione ha numeri record, uno dei territori più poveri d’Europa. Una storia che insegna a resistere.“CHI HA UCCISO GIULIO REGENI?”, “TERREMOTO ZERO PREVENZIONE” e “RESISTENZA VERDE” sono un racconto di Riccardo Iacona con Giulia Bosetti, Fabrizio Lazzaretti, Danilo Procaccianti, Raffaella Pusceddu, Andrea Vignali, con la collaborazione di Elena Marzano, Raffaella Notariale.
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Mi raccomando, siate umani