12 ottobre 2016

Rassegna stampa (di una tranquilla giornata d'autunno)

Nell'attesa di sapere chi vincerà la sfida tra Donald e Hillary, tra Assad i russi e i disgraziati rimasti ad Aleppo, tra Renzi e l'Europa (ma come ci eravamo divertiti a Ventotene..) e tra Padoan e l'ufficio di Bilancio sulle stime della crescita, una breve rassegna stampa.

I giudici si astengano: siccome anche i giudici di Taranto vivono a Taranto (e respirano la stessa area inquinata) non sono sereni nel giudizio dei Riva, i vecchi proprietari dell'impianto che inquina.
Dal punto di vista giuridico non fa una grinza.
Dal punto di vista del buon senso, direi che è una semplice ammissione di colpa.
Passano i governi, ma per i tarantini non c'è pace.

Il governo fa cassa: ai tempi di Tremonti erano le sanatorie, tanto criticate dall'allora opposizione.
Poi tocca ora a questo governo dover trovare i soldi (pochi maledetti e subito) per far quadrare i conti e le promesse elettorali.
E via allo alla volontary disclosure:
La voluntary disclosure 2, che sarà prevista dalla legge di Bilancio e da cui il Tesoro si aspetta circa 2 miliardi di gettito, non punterà più sulle somme nascoste nei paradisi fiscali. Bensì sul contante chiuso nelle casseforti. Ma secondo il procuratore di Milano Francesco Greco quei "liquidi" sono tutti "di provenienza illecita"
Perché questo governo ha cambiato verso e pensa ai giovani.

E siccome pensa ai giovani, sarà proprio il presidente del Consiglio a seguire la nomina dei magnifici 500, i cinquecento docenti universitari saranno messi in cattedra per chiamata diretta, senza concorso per il progetto "Cattedre Natta".
E ancora non è stata approvata la riforma Boschi...

Il suggeritore per interposta persona: ieri sera Renzi è riuscito a far crescere gli ascolti di Politics (almeno qualcosa riesce a far crescere).
Rivolto alla Berlinguer (ex direttore del Tg3): “Mai telefonato su come fare il Tg”
Mandava avanti i sui follower:
“È una notizia per tutti i principali siti online, è una notizia per milioni di cittadini che vanno in vacanza al Sud, e per i moltissimi che la percorrono per motivi di lavoro, ma nell’edizione delle 14.20 non c’è traccia: per il Tg3 l’apertura di un ulteriore tratto della Salerno-Reggio non è una notizia, a differenza di altri tg. Questo è servizio pubblico?”, tuonava la Morani, avendo scambiato il Tg3 per Infostrada. E ancora: “Niente, il Tg3 non ne parla: il presidente del Consiglio, un ministro e tutte le autorità locali, a prescindere dall’appartenenza politica, riuniti per consegnare un’opera attesa da decenni e il Tg3 preferisce ‘bucare’ la notizia. Una scelta editoriale davvero singolare per essere servizio pubblico e per chi si vantava sempre di essere dalla parte dei cittadini. Se non si vuole rispondere alla politica, si può spiegare almeno agli utenti, che pagano il canone, il senso di una tale disinformazione?”. E la Rotta, a stretto giro: “Nel pieno dell’estate, prima dei weekend da bollino nero dell’esodo estivo, alla presenza del premier Matteo Renzi viene chiuso l’ultimo cantiere dell’autostrada che gli italiani da decenni attendono venga conclusa. I telespettatori di Raitre, però, a pranzo non hanno avuto modo di essere informati. Quale è l’idea di servizio pubblico dietro una scelta del genere?”.
Zagrebelsky risponde a Scalfari su democrazia e oligarchia.
Facciamo così, Eugenio: prova a scrivere un articolo contro Putin in Russia e vediamo se poi comprendi la differenza.
O prova ad entrare in concorrenza con la Gazprom, nel settore degli idrocarburi.

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