03 novembre 2016

Le due parti in commedia

Un errore che imputo all'attuale maggioranza è quello di voler interpretare tutte le parti in commedia. Il ruolo della maggioranza che governa, riforma, fa le cose.
E anche il ruolo dell'opposizione, o meglio, di quello che dovrebbe fare l'opposizione secondo il punto di vista della maggioranza.

Il comitato del Sì ha fatto un esposto all'AGCOM perché nelle trasmissioni de La7 ci sono troppi giornalisti per il no.
Nello stesso giorno in cui alla Camera il comitato del NO elencava numeri, sbilanciati, della presenza dei fautori del si in tv.
Non basta l'occupazione, specie nelle reti Rai, del fronte del si, pure i giornalisti si vogliono scegliere. Che di fronte alle sciocchezze della propaganda per la riforma se ne devono stare zitti.

Ci sono poi i due ruoli della maggioranza. 
Da una parte c'è la maggioranza che chiede all'opposizione di rinviare la data del referendum.
Dall'altra parte c'è la maggioranza che no, in nessun caso si rinvia il referendum confermativo sulla riforma.

Chi ha interesse a rinviare la data del voto? Se uno ieri seguiva il mondo di twitter era un rimpallarsi di accuse.
Sono quelli del M5S coi loro ricorsi (pure basati su motivazioni sbagliate).
No, è il governo per timore di perdere (referendum e faccia).
L'ultimo ricorso è quello di Onida, fronte del no ma anche uno dei saggi di Napolitano (sponsor delle riforme).
Il ricorso, che non ha molte speranze di essere accolto ora che siamo ad un mese dal voto, puntava a spacchettare il quesito in più punti.

E mi domando: è Onida il saggio che sta togliendo le castagne dal fuoco a Napolitano (per spostare avanti il voto) o è il costituzionalista che intende difendere i diritti degli italiani?
Dietrologie a parte, cosa cambia a spostare di un mese? Avremo meno scosse a gennaio? E' più agevole votare a gennaio o febbraio piuttosto che dicembre? Forse.
Di certo c'è che il paese è bloccato su questo voto.
E questa campagna peggiora nei toni, giorno dopo giorno.

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