Dal FQ del 3 marzo |
Mettiamo che sia così, non lo sappiamo ancora. Tralasciamo da parte allora la questione giudiziaria.
Vediamo l'inchiesta, i fatti emersi (e non presunti) e partiamo da questi.
Il nuovo corso della politica renziana doveva garantire trasparenza nei confronti dei cittadini e ci troviamo dei partiti scalati grazie a fondazione opache, finanziate da imprenditori che poi bussano alle porte dei politici.
Si parlava di meritocrazia e invece siamo passati dal cerchio bossiano e berlusconiano al cerchio renziano. Finito a Palazzo Chigi, nei cda delle società pubbliche, promosso a cariche pubbliche.
Anziché il merito le consorterie, le relazioni di amicizia. Il familismo anche geografico.
Anziché il bene comune le influenze per promuovere certe aziende piuttosto che altre.
Si parlava di rottamazione che invece si è ridotta ad un trasformismo solo apparente. Specie al sud, dove il partito non sembra più essere in mano ai suoi elettori, ma ai padroni delle tessere pagate con poste pay.
Il futuro a volte torna, ha scritto l'ex segretario PD ed ex presidente sul suo blog.
il problema è che un certo passato (fatto di familismo, trasformismo, apparenza, promesse non mantenute) non voglia mai andar via da questo paese.
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